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Pubblicata il 15/02/2016
Ricordi ritornano dopo sera:
sapori di vento, un volar di rondini,
petali di ciliegio come neve;
forse una canzone
in una lingua che non riesco più a parlare
e che fa comunque piangere.

La vita chiama ad aprirsi
a risplendere
come rugiada;
scenderà con la pioggia un desiderio,
crescerà sbocciando,
in una timida primavera - gocciolando
si fa mattino...

La fanciulla del corvo
che correva a piedi scalzi nell'inverno
ora dorme e sogna tra i fiori;
dolce e leggera
era una nevicata, ora si è fermata lì
al bacio di un petalo. Solo, il corvo
vola e non si ferma a piangere
perché nei suoi occhi
il ricordo prosegue la corsa
e no, non morirà.
Tutta la solitudine è solo una bella sera,
tiepida e materna, lui vola e sa
lenta si farà mattina

...Ricordi ritornano dopo la sera
ma ciò che fa piangere non è più la tristezza
ma la vita che rinasce e si dona.

.A.G.
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Triste e affascinante al contempo! Bravo!

il 15/02/2016 alle 08:55

Colma di malinconici colori che si ravvivano nel finale.

il 15/02/2016 alle 10:43

Sembra una ballata..piaciuta

il 15/02/2016 alle 18:57

..."dolce e leggera" come una nevicata. Ciao caro Andrea. Anna

il 15/02/2016 alle 20:00

andrea, sempre grande nelle sue malinconie,nel suo fraseggio leggero e profondo,nell'esprimere a meta' sentimenti ed emozioni . bravo andrea marinella

il 16/02/2016 alle 16:03