Una parete
bianca e blu cyanos
nuvole di palme arrossate dal sole
in rilievo contorni a raggiera sul letto
file di piastrelle ingiallite sbiadite
cicale intonate al bel canto sfinite
il pastello fumante il caldo assassino
i colori tenui di tramonti di seta
orme di gazzelle sulla pelle ambrata
le notti le stelle i sapori sciamani
levitha tu m'ingioielli
nei giorni calmi
tra Cicladi amori
di paros infin
incateni i miti e l'olimpo
ahh se fossi stato io il vasaio
sarei stato abile fattore
e tu creta in terre e mari
saresti nelle mie mani acropoli
saresti qui Atena
tra le mie pareti
tu pittrice impressionista
io Melodramma del mio tempo
farmi di sogni m'appresto
nella materia
nella parte più piccola
di quella parete
bianca di terra madre
blu di un profondissimo cyanos
che Dall'Egeo infin prese
il mito e il tuo nome
grecia