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Pubblicata il 13/02/2016
Silenzio nella valle limpida è la giornata

là in faccia al sole la vetta sta maestosa

inesplorata e l’attendeva dando all’anelar

suo di conquista giusto ardito quel coraggio

così il duro rude alpinista forte la scalata

le dure sue prime rocce sol asperità lievi

come bimbo lì steso in fasce accarezzando

di piglio diede per vero far quel sogno suo

di vittoria e cento e cinquecento mille metri

e poi più di duemila neve ghiaccio la vetta

ecco pronta ad avvinghiarlo nell’abbraccio

ma nella gioia poi nell’ebbrezza tanto mosse

l’infido sperone un piede tremenda la caduta

morte l’attendeva e non vi fu per lui ritorno

che spesso l’alenar nostro sol dolore arreca

e crudel destino beffardo i nostri sogni infrange
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Dantesca

il 13/02/2016 alle 18:17

Sir Morris, grazie e buona domenica. ggc

il 13/02/2016 alle 18:56