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Pubblicata il 02/02/2016
Dispiegata eri
come ali d'aquila affamata
vorace nell'abbandonar
l'età' adolescenziale
rose riarse nei tuoi occhi
eran le decisioni prese
mentre il bianco della pelle
stranamente si fece affine
alla pura ragione
che di quell'agir
era intrisa in un letto
in un numero perfetto
poi arrivò il tuo turno
l'espressione si fece
abbandono
raschiar il fondo
dal profondo
da una vita nella vita
prese le sembianze dell'eterna morte
solo un piccolo flebile raggio
si distese nell'aborto commiserato
era la luce
che dal tuo abbandono
prese il tuo respiro
per viaggiar lontano
dai giorni dell'abbandono
d'un gelido letto d'ospedale
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Profonda e piena di coraggio ,un saluto

il 02/02/2016 alle 18:28

bravo piaciuta :-)

il 02/02/2016 alle 18:29

Un saluto a voi gpaolucci e cangio e grazie!!!

il 02/02/2016 alle 20:48

Molto ben pensata e scritta!

il 02/02/2016 alle 21:07

Grazie sir!!!!

il 02/02/2016 alle 22:02