Alza lo sguardo figlio delle stelle,
non sono ombre che il cielo propone
è un oblio di rinascita e morte
un mescolarsi di voci e di suoni, incantesimi!
E credo che siano la disperazione e la noia
a parlarti, a convincerti che il nero è nero.
Hai scrutato mai nelle pupille degli specchi?
Ah nascondono mondi che sembrano finti
ma sono più veri dell'aria che respiri:
sono il soffio che alita il giorno per la sera,
un seducente incontro di luna e tenebre
...sono la fragilità che compone l'uomo.
Occhi neri che sanno di oceani profondi;
gli abissi cantano salmastre poesie
che l'onda rimescola
e porta in riva al cuore.
Un pino cresce da ombre sabbiose,
sai chi becca tra quelle nicchie legnose?
E' un instancabile picchio.
Un corvo gli ha detto che ha un tarlo in testa
e lui s'è convinto che più buchi farà
meno pensieri avrà, e sarà solo il vento
a far respirare le sue notti.
Ma chi cerca più luce trova solo più vuoto
e chi si perde nel vuoto precipita
e il suo pianto si fa rimpianto del buio.
Alza lo sguardo figlio delle stelle.
Tu brilli già da solo perchè intorno è nero.
L'oscurità è così melodica...l'oscurità
è una sublime musica...l'oscurità accende
la luce dell'anima...l'oscurità
inebria l'onirica vita e la sveglia dal silenzio.
Il silenzio passivamente si cede
e tu passivamente ti concedi alla gioia
ma che poi resta se non un soffio d'aria
che poi resta se non un riflesso spezzato;
un cuore infranto come un'onda.
Alza gli occhi di nero inchiostro e vedi...
riflessi di colori di tramonti mescolati
a dolori e irripetibili amori, riflessi
che in te cercano realtà migliori.
.A.G.