PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 12/12/2015
Apro gli occhi all’ombra.
l’ attesa è febbre d’opera
ha quel chiarore dipinto d’ore
in gioia asservita di sospesi cimeli
nel tempo convertito al silenzio.
gioca sciacquio che palpita gorgo
l’ascolto farneticante oblio
mare sotterraneo carsico
gemente alito d’estro creativo.
ricerco nelle fessurate piaghe il divino
alba d’un sole che rischiara cielo
tocco di carezza d’azzurro tango
pago di suggestioni a sollievo
fluttuante energie d’immersione.
nella mente deposito solitaria l’ascesa
cavalca il sogno dall’innocenza serrata
e prega fiaccola di rivelazione.
la forza ancestrale è luce primordiale
ha origine d’oltre e splendore
in comunione d’essere porto casto
trascinante l’illusoria comprensione all’anima
in immagini insondabili di poroso compendio
fantasie scavate in volto.
inerme straordinarietà d’assalto
il fugace crea abbracci d’ignoto
inconfessabile lotta d’arcaici miti
dove essenze di spirito fiorite
lungo navate laceranti sorgenti
hanno impronte originarie d’intime radici.
nell’incanto della favola e della sua follia
il diamante di cera brancola sensi
celebra nozze al nuovo tempo
sorridendo alla versione morbida nata
soffiando amore sull’astro dolore.
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Intensamente scritta col cuore! Sempre eccellente! Sir Red Morris

il 12/12/2015 alle 13:55