(Liberamente ispirata alla poesia "amo di te" di Annysea)
l’incanto dell’anima
cogli
e lo scroscio del desiderio,
se solo mi dici
“amore",
in questa notte
che sconfina sui miei occhi.
nelle chiuse mani
hai voce di vento,
opalini salmastri di mare,
e l’azzurra chiaria d’aprile.
ho imparato
ad ascendere i tuoi silenzi
che tracciano rotte sconosciute.
ho amato
le tue parole controvento
che agitano vessilli di gelosia,
e quelle sottovento con gli umori amari
che mi fanno anelare il sereno.
amo di te
la ruga della fronte,
l’accento dei capelli
che segnano zone d’ombra,
la pena
che ti tormenta l’esistenza,
quell’affanno dell’ora che passa,
e segna il destino.
amo di te
la paura che ti ghermisce
mentre cammini a ridosso di un pensiero,
e la luna ti s’impiglia tra i capelli.
ti amo
quando peschi idee d’argento,
per farmene lanterne nelle notti d’insonnia,
mentre l’universo intero canta in sottofondo.
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