Al sole del pensiero l’atteso dio si spegne
nella luce rimasta vuota gemma il verso
accarezza il sacro invaso di crisalide divina
lembi d’essenza in echi d’erosi convivi
prima della rivelazione, emozioni nate
da sorgente calma d’intima morte
improvvisa folgore di risvegli fatali .
culla la neonata tra le labbra
la storia alternando amarezza all’amore
nel pudore di vedere in volo il dolore
il silenzio lasciato ai piedi della rabbia.
aspetto la morte del giorno per vivere
indifesa la notte in lacrime che lotta
con i fantasmi della vita.
urla ininterrotta la sua dolcezza
e non ha camicia di forza il canto
ma tenerezza tremula che vacilla
perché l’amore rende la vita così bella.
s’offre al caso che mi ha dato te sulla pelle
fragile isola che naufraga m’invade.
muore per sempre solo chi, pur se osa
non ama smarrirsi nell’esser nato dono
con la tenerezza d’aver vissuto il cuore del tempo
nell’istante perfetto d’un ti amo in pianto .