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Utente eliminato
Pubblicata il 26/09/2015
Mi consumo nell'attesa
di attimi inondati di pace
con frenesia inconsueta
e le braccia protese
ad afferrare il nulla

mi struggo nell'assenza
di memorabili volti
in remissivo silenzio
con lo sguardo impietrito
verso un orizzonte sfocato

frequenti perfidi dissapori
ed innaturali avversioni
solcano i miei pensieri melmosi
in un turbine subitaneo
d'impenetrabili metamorfosi

ho l'anima scalfita
da piaghe purulente
dove colpe già espiate
vengono tuttora trafitte
dagli strali roventi del disonore

il mio corpo fiaccato dall'inedia
è disordinatamente sparpagliato
sopra uno scarno pagliericcio
mentre le mie briciole di speranza
si disperdono anonime nel vento

il cuore latita dolente
tra l'irruenza ed il romanticismo
nelle flemmatiche ore serali
risorte dalle ceneri d'un estate
percossa da abietti destini

i misteri occulti della razionalità
si dileguano insoluti nel buio,
la mia mente è una malsana bicocca
cui gli indecifrabili mutamenti
rimangono ignoti anche a me stesso
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3,4/5 meriti (8 voti)

Bravo!Un testo ricco di armoniche convulsioni.

il 27/09/2015 alle 08:24

Mi consumo Versi d’attesa, di una suspense particolareggiata e ben descritta alla ricerca di quella pace tanto sperata, sfiorata ma mai raggiunta. Il poeta riferisce di assenze, di dissapori, di trafitture che annientano, ma non dimentica il suo innato romanticismo, quello che “atterra e suscita, che affanna e che consola”. Ottima Virgin.

il 27/09/2015 alle 13:05

Ugo.. ha detto tutto con classe! Complimenti a Riccardo! Sir Morris

il 28/09/2015 alle 11:02

Anche dopo aver espiato interiori colpe ancora non si raggiunge l'agognata serenita' e pace ,ma la ricerca da sempre ottimi risultati ,un saluto

il 28/09/2015 alle 18:37

Ciao, bella poesia, già ampiamente commentata da chi sa farlo meglio di me. Io vorrei soffermarmi su:"Gli indecifrabili mutamenti e le impenetrabili metamorfosi" di cui siamo costantemente "vittime". Non sempre capiamo, e se capiamo, a volte non accettiamo. E dato che per forza di cose ci dobbiamo convivere, due sono le cose: accettare o provare a cambiare. Bravo! Un salutone!

il 08/02/2017 alle 16:44