PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 02/09/2015
Non riusciva a capirlo
eppure aveva pensato di conoscerla
ed era stato certo della sua incredibile bellezza
non era un miraggio, era splendida davvero
ma le cose potevano andare storte
non era colpa di nessuno
se bisognava adeguarsi alla paura
nascondendo e nascondendosi.
il tempo a quanto pare
aveva giocato contro sia a lei sia a lui
e per quanto lo riguardava
il tempo l'aveva quasi ammazzato,
questo lo sapeva bene,
ma per certi versi gli era andata meglio
che a lei, che adesso parlava
e non diceva niente:
era una televisione accesa
era un pacchetto di patatine
era una sorpresina in un ovetto
era la quaterna della tombola
e dire che una volta
era stata grande,
grande e impetuosa come il mare.
si poteva fare finta di niente
ma rimaneva sempre il fatto
che lei non c'era più
da nessuna parte
la sua verità era in fondo alla notte
incastrata nella notte insieme alla sua incredibile bellezza
perduta, irrecuperabile, sprecata
andata una volta per tutte,
venduta a qualcuno, in qualche modo
da qualche parte
durante la bestiale, infinita,
assurda lotta per la sopravvivenza.
lui l’ascoltava
ed era come se gli stessero strappando via il cuore,
lei non c’era più,
e non c'era più un domani
  • Attualmente 4/5 meriti.
4,0/5 meriti (3 voti)

Attenzionabile!

il 30/09/2015 alle 15:43