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Pubblicata il 01/08/2015
Nella mia lunga aiuola
ridevano
piante di alto fusto
adorne
di larghe, appuntite foglie.
ogni albero possedeva
cespo innevato
di bianche, rotonde,
fitte campanelline.
ma oggi, per improvvisa,
temuta pericolosità,
amaro nasce
il bisogno di estirparle.
stride con violenza
la sega del giardiniere.
infine i lunghi,
robusti tronchi
inerti giacciono
nella mia lunga terrazza,
che muta accoglie
peso di dolore.
sussulto.
le bianche chiome,
recise dal ramo,
s'interrogano,
mi interrogano
mostrandomi ancora
loro spenta bellezza.
brivido inatteso mi percuote.
io percepisco stranamente
il loro flebile lamento.
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Emozione incisa sullo stesso scempio! Indelebile! Sir si complimenta!

il 01/08/2015 alle 14:53