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Pubblicata il 12/07/2015
11 luglio, la festa di un Santo
che ha insegnato al mondo
a glorificare Dio in ogni istante.
non ha disdegnato il lavoro di mano ,
ha innalzato la cultura dei grandi passati,
ha pregato attingendo a quel Verbo che è fonte di vita.
ma un anno fa, amica mia cara,
giacevi in quel letto colpita da un male
che il mondo ha imparato a conoscere,
ed ha iniziato ad intraprendere con lui
le più estenuanti battaglie,
riportando deboli o grandi vittorie.
e tu, intrepida guerriera, lottavi
sicura che Colui che si era fatto incontrare
avrebbe abbracciato il tuo pianto
e la voglia di sconfiggere l’odiato nemico.
ti si è fidata di mani di uomo guidate da Dio
che hanno inciso efficaci quelle carni malate
per ridare la vita a cellule che, impazzite,
avevano interrotto il ritmo, il battito che scandisce
la regolarità degli attimi.
hai lottato non senza timore,
ma sempre facevi memoria di un Dio
che si è caricato del male del mondo
per dare salvezza.
e tu eri lì sulla croce con Lui,
la tua malattia inchiodata alla croce
che vince la morte,
risorge.
mi piace vederti sorridere ancora,
osservare il tuo corpo nella sua primitiva bellezza,
e se talvolta la vita vuol farti sgambetto,
il Corpo di Cristo spezzato e donato
sa darti la forza, l’anelito alto di speranza e di amore.
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Poesia benedetta e pura di spirito! Eccelsa! Sir Morris

il 12/07/2015 alle 13:18

Grazie caro Sir!!

il 12/07/2015 alle 17:14