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Pubblicata il 30/06/2015
Per quante sconfitte, umiliazioni, rese
sono dovuto io, siamo dovuti noi passare
con la paura di non voler più ricominciare
ma questa vita che non si può non amare.

quante volte non è stata solo una metafora
andare a quel paese e volerci pure restare,
eppure sarebbe bastato aprire gli orizzonti
per capire che possono non quadrare i conti.

e oggi che sarebbe un giorno come un altro
non lo è, perché io finalmente mi accetto:
non perché mi tagli, a meno che tagliarmi
non sia ridere: sì, ridere, ridere e poi vivere.
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Bella davvero... Sir

il 01/07/2015 alle 13:12