A vent'anni dierto le spalle c'e' meno molto meno di quello che c'e' davanti, e centoottanta centrimerti di elevazione sull'orizzonte non permettono affatto di assurgere ad una visuale migliore, non lo si può a ventanni sapere, e non è dato insegnarlo o impararlo, solo provare, a sbagliare, ad esserci, a fuggire ed anche a sfuggire, a scommettere ed anche negarsi la chance di farlo. Il presente, hai finalmente usato il modo indicativo ed il tempo presente, e mai analisi grammaticale possiederà più enfasi che in questi tuoi eloquenti, versi. Ps. mi accorgo parlandoti che parlo come uno che crede di avere più orizzonte dierto le spalle che davanti...
Per Sir: grazie...Di "sapere"? Che sapore! :-) Per zordoz: credo che questo indicativo sia uno strascico dei vent'anni. I trent'anni hanno portato il condizionale, non meno speranza, solo consapevolezza. P.S. Penso che quello che c'è (o ci può essere) davanti non dipenda dall'età...Grazie per il tuo bel commento, mi ha fatto riflettere. Alessia
che tu sappia l'antica arte femminile di darsi e non darsi? No, niente di premeditato in questa tua, e molto di esistenziale......bella