PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 11/06/2015
Prima ancora di sapere
dei miei capelli biondi,
dei miei centottanta centimetri sull’orizzonte,
dei miei silenzi.

dei tuoi occhi tempestosi,
delle tue certezze,
dei tuoi spartiti.

dopo i miei vent’anni
e essere rimasti soli.

con una frase di cortesia,
con un regalo pronto
e un bacio tra le dita.

non c’ero,
ci sono adesso,
ci sarò tra qualche istante.

d’altronde,
ogni volta,
si ricomincia da capo.

e poi,
in fin dei conti,
non si saprà mai
chi vince e cosa si perde.

con quale ricordo
andremo ciascuno
per la propria strada.

ma l’unica mia arma
è essere presente
e sempre fuggire
quando è tutto da scommettere.
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Affascinanti versi sanno di "sapere" . Sir

il 12/06/2015 alle 11:10

A vent'anni dierto le spalle c'e' meno molto meno di quello che c'e' davanti, e centoottanta centrimerti di elevazione sull'orizzonte non permettono affatto di assurgere ad una visuale migliore, non lo si può a ventanni sapere, e non è dato insegnarlo o impararlo, solo provare, a sbagliare, ad esserci, a fuggire ed anche a sfuggire, a scommettere ed anche negarsi la chance di farlo. Il presente, hai finalmente usato il modo indicativo ed il tempo presente, e mai analisi grammaticale possiederà più enfasi che in questi tuoi eloquenti, versi. Ps. mi accorgo parlandoti che parlo come uno che crede di avere più orizzonte dierto le spalle che davanti...

il 12/06/2015 alle 13:56

Per Sir: grazie...Di "sapere"? Che sapore! :-) Per zordoz: credo che questo indicativo sia uno strascico dei vent'anni. I trent'anni hanno portato il condizionale, non meno speranza, solo consapevolezza. P.S. Penso che quello che c'è (o ci può essere) davanti non dipenda dall'età...Grazie per il tuo bel commento, mi ha fatto riflettere. Alessia

il 15/06/2015 alle 15:15

che tu sappia l'antica arte femminile di darsi e non darsi? No, niente di premeditato in questa tua, e molto di esistenziale......bella

il 21/11/2018 alle 16:33