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Pubblicata il 09/05/2015
La pioggia mi cadeva addosso mentre camminavo
con la testa tra le nuvole.
non avevo motivo di essere romantico visto che anche la luna si era nascosta.
strada facendo mi incontrai con un lampione che illuminò la ragione del mio andare solitario.
che notte buia vidi in cielo:
non c'erano le stelle che mi facevano
compagnia come quando passeggiando, baciavo la donna che divideva con me il tempo della mia gioventù.
con lei mi piaceva molto giocare:
io le davo un bacio e fuggivo, lei mi rincorreva.
nella corsa facevo finta di cadere,
lei, mi prendeva nelle sue braccia e mi baciava.
spesso giocavamo nel giardino del vicino.
"Il giardino del vicino era immenso, c'erano
alberi di varie specie e quando gli alberi fiorivano sembrava di stare nel giardino di Dio "
un giorno, mentre giocavamo il padrone del giardino disse :non prendete di quel frutto
perché sopra c'era un serpente.
la mia donna che amava i serpenti,
di nascosto prese il frutto e lo mangiò.
quando venne da me e mi baciò, non sapevo che il bacio avesse il sapore del frutto.
nel giardino non tornammo più:
il padrone aveva visto la scena.
forse è questa la ragione che mi ha
turbato l'animo e cambiato la vita.
ora, cammino con la testa tra le nuvole
e la pioggia che mi cade addosso.

09-05-2015. Eclisse.
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Molto affascinante il tuo scritto, amico mio! Complimenti per questo racconto meravigliosamente splendente oltre le nuvole! Sir

il 09/05/2015 alle 20:51

Ciao Sir, mi capita spesso di trovarmi con la testa tra le nuvole. in certi momenti è meraviglioso guardare oltre le nuvole perché è una visione affascinante anche se solo per poco. sai! quando si esce dalle nuvole mi ritrovo in un mondo dove i serpenti prevalgono sugli uomini. Grazie della tua considerazione molto gradita. un caro saluto Aldo

il 10/05/2015 alle 13:45

Il tempo dei ricordi, di cio' che siamo e consapevoli che non torneranno. il tuo scritto mi ha fatto rimembrare immagini sopite. Grazie per i tuoi splendidi versi. Ioria

il 10/05/2015 alle 14:28

Ciao Ioria, a volte inconsapevolmente scrivendo del proprio, suscitiamo ricordi non proprio belli anche ad altri come al caso tuo. purtroppo la vita spesso ci da dei dispiaceri e quelli bisogna superarli con uno spirito d'animo particolare. leggendo di te intuisco un momento non molto brillante su certi aspetti della vita. Questa deve essere la ragione principale per analizzare bene le cose che ci offre la vita e se è possibile cambiarle secondo quello che gli altri ci danno. ti ringrazio della tua lettura e considerazione dei versi scritti. un saluto Aldo

il 10/05/2015 alle 15:10

ha qualcosa di indolente, europeo... piaciuta a rich, ciao.

il 10/05/2015 alle 15:26

Ciao rich. la vita per come va vissuta è tutta indolente a livello mondiale. La vivi perché ci sei dentro e non ne puoi uscire fuori. Cammini con la testa oltre le nuvole pensando e fantasticando, ma poi ti piove dentro e soffri. Forse era meglio non incontrare quel lampione che illumina la coscienza, perché stando al buio puoi immaginare quello che speri di trovare aldilà della siepe. Grazie del tuo gradimento Eclisse ,ciao.

il 10/05/2015 alle 16:12

Ciao Eclisse, c'è tanta umana esperienza e tanta poesia sia nel testo che nelle sagge risposte che hai dato ai nostri cari amici. Ti saluto porgendoti una mano colma di amicizia... Anna.

il 10/05/2015 alle 16:41
Jul

In questo testo tutta la tua grande sensibilità. Bravo e ricettivo al massimo. Jul

il 10/05/2015 alle 19:45

hai ragione Aldo io identifico la vita come una giostra...ti gira la testa,sei stanco ma la giostra va e tu non riesci piu' a scendere, mi e' molto piaciuta marinella

il 11/05/2015 alle 11:24

Un breve romanzo di chi sa estraniarsi dal mondo e riviverlo con intensità diverse, sperate, sognate e in parte vissute. Bravo Aldo!

il 11/05/2015 alle 12:04

Bellissima nella tenerezza dello scorrere delle parole ,quando non riesci piu' a correre fermati e riprendi fiato,un salutone

il 11/05/2015 alle 17:27

Ad ognuno di voi un grazie e un forte abbraccio. Grazie per i vostri commenti...ne farò tesoro Aldo

il 11/05/2015 alle 18:34

ciao Adamo nel giardino dell'Eden, scusa Aldo, la tua poesia mi è piaciuta, molto descrittiva e profonda. Gli argomenti sono tanti, nel profondo buio c'è una presa di coscienza dell'essere. iricordi giovanili riemergono nella menoria del tempo che fugge.saluti Tere.

il 01/06/2015 alle 20:18

Ciao Tere, La risposta al tuo commento mi trova ancora con la testa tra le nuvole. Grazie del tuo gradito commento Aldo

il 11/06/2015 alle 15:02