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Pubblicata il 17/04/2015
Ora mi sveglio ch'è sera
i pensieri si consumano come cera
la sera non c'è nulla da aspettarsi,
s'accende solo la luce del frigo
che non fa ombre
nemmeno quando poi torno a casa
che è mattina, non mi resta
che provare a rifare quel sogno
mi sento allo stesso modo
non è nulla mi dico sono solo stanco ,
sono solo, solo, stanco ed ho sonno
sono stufo di questi pensieri
forse ,Potrei chiamarti
e provare a chiederti aiuto
non scusa, ma aiuto aiuto
ma non si può accendere
un fuoco , con la carta inzuppata
un fuoco senza una scintilla
prendere una certezza a noleggio
anche se non stiamo più danzando
con gli occhi chiusi, potremmo farlo
io con le mie ombre
e tu con le tue rincorse
la radio ora si accende
tutto si move d'intorno
devo strizzare gli occhi
per vedere se ci sono
allo specchio, non sembro nemmeno io
non mi stò portando
da nessuna parte
come mi fossi appena seduto
su un guard rail
a guardare qualcosa
che accade da qualche parte
spero solo Che tu sia, qui o altrove
senza aspettare di invecchiare
per farlo, per comperendere
scuoto la testa e mi lavo
la faccia a questo mio mondo
mi viene da ridere senza motivo
e non ne avrei
rimarro per le strada ad aspettarti
dicono che devo rimanere affamato, tesoro
pazzo arrabbiati e affamato
sanno solo leccarti le mani
come fossero cani
ti comprano per farti morire di fame
ed ogni sera, e stasera
io morirò per qualche errore
ho bisogno di una reazione cara,
andiamo, ora inviami uno sguardo
ma che provi ad essere per me solo
stasera cercherò di farmelo bastare prima di farlo
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La profondita' dei tuoi scritti colpisce e spiazza il mio leggere ,sei un grande un saluto

il 20/04/2015 alle 19:37

Bellissima.

il 21/04/2015 alle 11:25

Riccardo, mi fa piacere di essere riuscito a ricostruire con parole diverse l'atmosfera meglio dire le situazioni umane che ricorrono nelle ballate del Boss. Era questo il mio intento , e che tu, che mi pare sia a tua volta un estimatore del rocker del New Jersey, lo abbia intravisto mi conforta. Grazie per la lettura e per il gradito commento, Sergio

il 23/04/2015 alle 05:51

Chiara, ti ringrazio per le tue parole, su questi miei versi che, come è chiaramente riportato nel titolo vogliono essere un richiamo, un omaggio ai temi ed al modo di descriverli cari a Springsteen, l'uso di termini e di metafore presi dal vissuto di ogni giorno, senza richiami alti, ma immediati e scarni, il modo di descrivere situazioni e pensieri in maniera disincantata e se vuoi un poco didascalico. Forse è proprio in a questo modo per me inusuale di scrivere che ti rende questi versi poco comprensibili, i sentimenti, e le loro sfumature, come tu dici, di cui tento di scrivere mi sono propri e rimangono tali, solo detti in maniera differente, Grazie per la lettura, sergio

il 23/04/2015 alle 06:07

Gpaolocci, come sempre i tuoi commenti sono fin troppo lusinghieri, contento che questi versi abbiano incontrato il tuo plauso. sergio

il 23/04/2015 alle 06:10

Grazie Rosazzurra.. sergio

il 23/04/2015 alle 06:10

IO lo so, ma anche tu lo sai, che in ogni sillaba che ci prendiamo la briga di vergare, c'e' una stilla di noi,... nulla di quello che ci accade , che viviamo, pensiamo o tacciamo rifiutiamo e neghiamo, si salva da questa regola, e neppure i versi che non scriviamo , pure loro lasciano il segno sui successivi.. Grazie per le tue parole vieppiù apprezzate, sergio

il 22/05/2015 alle 13:52