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Utente eliminato
Pubblicata il 14/04/2015
Il riflesso monocromo
dell'anelito sospeso della nostalgia
m'avvolge in stille d'insondabile quiete
e in oceani di soprannaturali silenzi

superba la memoria mia a ritroso vola
e scolpisce sottili sfumature di cieli miti
e melliflui brandelli d'intoccabile armonia
in intarsi d'ingenua e giocosa luminosità

il vibratile suono scaturito dall'emozione
è fantasmagoria nell'alto iride dell'orizzonte,
è cedevole sospiro di giada, è bagliore di smeraldo
nel mio solitario viaggio di viandante cosmico

ritornerò dov'ero già stato
abitatore eclettico di galassie parallele
negli sconfinati vuoti siderali da riempire
con i colori del vagito di un'innocente purezza

non sarò mai solo tra i fuochi fatui degli astri
con l'urgenza di abbagliarmi ognora di luna
e d'assordarmi con cosmogonie sinfoniche
irraggiungibile nel mio firmamento d'ignoto

cercherò il tuo sguardo tra le fronde delle stelle
e tra i vorticosi crinali dell'enigma d'assoluto
e quando aurore di rugiada irroreranno lo spazio
rinasceremo ancora come diuturni virgulti di luce
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Il concetto astrale si ripropone con te, Riccardo.. a conferma di un bisogno mai spasmodico di trovare la giusta collocazione , il giusto peso e la mera identità degli accadimenti e delle nostre conseguenti emozioni! Molto bravo! Sir Morris

il 15/04/2015 alle 02:28

Una musica che ho ascoltato qualche volta per doverose partecipazioni e inviti all'ascolto da parte di amici cultori. E' giusto conoscere ogni tipo di musica nelle più sottili sfaccettature! Sono stato un batterista.. non potevo e non posso esimermi! Complimenti, Ric! Sir

il 15/04/2015 alle 16:24

L'ultima quartina è di per se stessa una poesia divinamente perfetta!

il 18/04/2015 alle 17:44