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Pubblicata il 12/04/2015
Anche se la primavera ha aperto i suoi sentieri
I miei piedi stentano un passo
Sembrano legati dalle voglie imploranti di un inverno
I suoi pianti di cristallo toccano ancora la pelle
E non mi lascia e non mi vuole libero
Devo essere il suo sorriso, un infinito
E benché le stasi non turbino mai il mio spirito
Questo indugiare e restare ha sapore d’autunno

Tenterò allora un abbandono crudele
Necessario come l’ipotesi alla dimostrazione del teorema
E sarà la sua fine e verrà la mia, mai carnale
Mai animale solo perdutamente spirituale
E sarà un cammino di fango
L’ignoranza del sole e il mio ignorarla

Non sento niente mentre piange...fingo
Non ascolto affatto quando grida...fingo
Un sorriso ha qualcosa per essere invisibile
Indifferenza tangibile e opprimente
Aspetto che sia lui a volersi liberare
Ecco. Sorride ancora e non per me, non con me
Mi resta il volto e allora mi volto
E riparto in cerca di fiori fatti di sole

Primavera, eccola un’altra primavera
Il mio cammino è accolto da visioni di pesco e ciliegio
Sono come l’amore un delicatissimo fiore
Il primo ne ricorda l’odore la dolcezza il sapore
Il secondo la fragilità la purezza l’etereo candore
Quest’ultimo sempre mi coinvolge e sconvolge

In qualcuno ho trovato ciliegie in molti amarene
Non m’importa più, stavolta
È primavera e comunque amore
C’è sempre la forza dell’animo a sostenere tutto
Pioviggina e poi splende il sole e lui brilla
Brilla sbocciando sul mio cuore

.A.G.
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.....Caro Andrea, lascia che brilli sbocciando sul tuo cuore......è cosa buona e giusta....; un abbraccio, rom. (forse Virgin Prune ha un po' esagerato.....)

il 12/04/2015 alle 23:50

I passaggi delle stagioni e' un po' come un mutamento come sempre bravo,un salutone

il 13/04/2015 alle 18:38

Ha sempre un teorema da dimostrare il nostro bravo Andrea! La sua poesia è evidenzia la sua costante insoddisfazione, la sua amata incertezza, il suo continuo studiarsi. Il verso ondeggia tra prove di mistica tristezza e test di rigorosa realtà. Sempre esatto nella stesura e nel ritmo, attrare per la frenetica ricerca del suo preciso ma ancor lontano ideale.

il 14/04/2015 alle 10:41

andrea, quando l'anima langue ci si sente cosi' ma tu hai la fortuna di saperla svuotare con versi stupendi la tua anima, di alleggerirla,volgerls verso un mutamento che non deve essere solo stagionale. o sbaglio? baci marinella

il 15/04/2015 alle 17:53

Il mio augurio è che il sole brilli sempre "sbocciando nel tuo cuore" che si mostra davvero tanto bello e ricco!! un abbraccio Giovanna

il 18/04/2015 alle 01:56

Cara Andrea, anch'io come te sfoglio il presente di transizione nell'attesa d'imminenti cambiamenti Un futuro sempre più vicino Ed un passato sempre più distante... Gradita e condivisa. Dora

il 18/04/2015 alle 15:51

Vi ringrazio tutti scusate se non do risposta x ciascuno, grazie, un abbraccione

il 13/01/2016 alle 23:57