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Pubblicata il 05/04/2015
Al tempo del sole nero, l'incanto
incorona l'assolo sull’intimo scanno,
rive di luna prodigio, divino arcano
essenza in spicchi d’amore d’indifeso canto.
golfo fragile l’anima ormeggia il pianto
l’estro in volo, il destino cieco, il piglio d'intelletto.
varca la sponda il raggio e s’allaga onda
soporifera penna nel sogno c’affonda
fantasie sorbetto di nostalgiche magie.
il mare all’ascolto schiuma parole sorelle
girotondo d'ancelle strette strette all’acuto di stelle
roteante carosello di stornelli d’estasi
nitrito mistico d’argine al trotto rapito
e sullo scorrere di specchi giocano pagine celesti.
il limitare fiorito alla foce risorge
accende fiamma d’amore nei colori dell’eterno ritorno
e luce la parola è condotta al perdono.
il cuore frinisce versi di rosa bambina
custode di fragilità d’innocenza suprema.
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Intensa e seducente! Scritta con cura e meticolosa riflessione! Sempre bravissima! Sir Morris ti manda una caro saluto di stima.

il 06/04/2015 alle 13:19

Grazie Sir!

il 09/04/2015 alle 16:57

Cosimo l'affetto e la stima sono ricambiati! Grazie caro!

il 09/04/2015 alle 16:57

Grazie Riccardo! Gentilissimo! Non so se sia vera poesia ma è senza dubbio la mia! ^ ^

il 27/04/2015 alle 15:38