Rabbia e dolore
si alternano
alla vista
di piante inclinate
dal nulla,
soffio evanescente
che colpisce e scarnisce
piega e porta via.
soffia ancora
la tempesta sulla valle
piagata e dolente
cipressi solenni
caduti come soldati in guerra,
rami spezzati ricoprono per lenire
quella vista e
il dolore per la perdita di storia
passata, di uomini che furono
e posero quegli alberi.
ora il niente invisibile
che diventa soffio potente
spazza e porta via
modellandole il volto
come a una signora avanti con gli
anni che chiede venia
per un aspetto che ricorda
la vita passata.
gioventù vissuta
sotto l’ombra del giorno
silente
come quegli alberi caduti
al grido del vento e
dal nulla assoluto.
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