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Pubblicata il 25/03/2015
Come un albero

come un albero un sasso un pensiero
senza un motivo apparente stanno li,
forse nessuno ce li ha messi
e certo non ci sono venuti con le loro gambe,
ma stanno li, non pretendono ne affermano nulla
se non il loro,
a volte ingombrante e fastidioso per alcuni,
esserci,
con tutta la loro inutile commovente tenacia.

il tempo ha il suo corso,
gli alberi li cresce e li abbatte
il sasso viene liso lucidato e consumato
anche dall'acqua, dal vento, dal sole
e dal freddo ed anche;
non si copre e non protesta
ma assiste a ciò che è,
memore di quando era impetuosa lava
travolgente e fumante proterva nel suo scorrere
fremente e battagliero;
ed ora è li, e annuisce all'acqua al vento
al tempo stesso che passa e non gli si può, anche volesse,
fermarglisi d'appresso,
ramingo si luoghi e di consapevolezza .

ed anche un pensiero è li come il sasso e la pianta è li,
tempo, acqua, freddo lo percorrono
e ad ogni attacco cede un poco di
se, deve farlo perché un pensiero è vivo
e terra di sale di carne;
di tutto quanto esiste ce ne è un poco nel pensiero,
ed esiste, c'è, li come un sasso,
li come la pianta qui, come me.

12/12/2007
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Sa di un pensiero meditato a lungo. Saggio. Come uno scorrere lento e paziente del tempo e un raccogliere i suoi frutti dolci e amari. Bella poesia, Sergio. anna

il 25/03/2015 alle 21:33

direi molto saggia questa tua, profonda e riflessiva, sembra un pensiero che ha radici profonde proprio come l'albero tuo, radici che hanno avuto bisogno di tempo

il 25/03/2015 alle 22:30

direi molto saggia questa tua, profonda e riflessiva, sembra un pensiero che ha radici profonde proprio come l'albero tuo, radici che hanno avuto bisogno di tempo

il 25/03/2015 alle 22:30

Hai individuato, Gail, una chiave di lettura personale di questi versi datati, che avevo smarrito in uno dei tanti cassetti virtuali di cui è composto lo scittoio di un disordinatissimo scrittore. Ci sono pensieri che come un sasso una pianta stanno li in un posto non meglio identificato e senza una apparente ragione, si con consumano soffrono ogni vicissitudine del tempo ma stanno li ed ad ognuno il compito di comprenderli e conviverci, Grazie per le tue parole, sergio

il 30/03/2015 alle 05:54

Anna, al pari di quei pensieri a cui mi riferisco, questi versi son o stati li per anni, non dimenticati ma sperduti, ritrovarli e pubblicarli è stato un tutt'uno. Ti ri ngrazio per le lusghiere tue parole. sergio

il 30/03/2015 alle 05:56

Arturo, forse si, il tempo ha approfondito e arricchito di nuove consapevolezze questi versi, e travasati in questo decanter che è PH, sprigionano nuovi effluvi e significazioni, grazie, sergio

il 30/03/2015 alle 05:59

Hai ragione Sergio...dopo averli fatti decantare qualche anno anche i versi più semplici, scritti magari di getto, acquistano una valenza maggiore...si ammantano di una bellezza mai attribuita prima dai loro stessi autori,,,e poi anche da questo meraviglioso pubblico di amanti della Poesia.

il 31/03/2015 alle 11:51

Annysea, nel cassetto di ogni scrittore/poeta ci sono mondi interi e altri, complete cosmogomie inconoscibili e sotto la coltre del tempo attendono e forse mai vedranno quella luce che li vivificherebbe. grazie per la lettura, sergio

il 01/04/2015 alle 05:50

I pensieri sostano nell'animo e nella mente...molto originale l'analogia. Saluti

il 06/05/2015 alle 14:21

Ci sono pensieri, Lorella, che sono lì, e da cui non è possibile prescindere, come, un sasso, una pianta. Grazie per la lettura. Sergio

il 07/05/2015 alle 06:01

è piacevole leggerti e soffermarsi a meditare sui tuoi bellissimi e profondi scritti ...Gabriela.

il 08/05/2015 alle 19:12

Forse questo attento lavoro doveva essere intitolato “Esserci”, -8° verso- Esserci e continuare ad esistere con tutta la necessaria tenacia che dovrebbe distinguere ogni uomo (mi riferisco al 9° verso “con tutta la loro inutile commovente tenacia “) Qui Sergio si supera, con la sua esperienza e con fermo equilibrato, tocca un punto importante della nostra vita. Tratta della secolarità delle cose che ci circondano, ugualmente alterabili e corruttibili a noi stessi, anime raziocinanti, ma a volte oggetti più fragili che mai. Il vero avanza solenne e misurato in ogni sua piega, sembra quasi scolpito nel marmo e negli ulti passi assume un tono di elevata sacralità.

il 21/05/2015 alle 11:12

Grazie Gabriela, i miei versi non chiedono altro. Segio

il 22/05/2015 alle 13:42

Riesci a nobilitare, con i tuoi accenti, i versi sui quali ti soffermi, oltre che una penna forbita sei un lettore meticoloso. Grazie Sergio

il 22/05/2015 alle 13:46