Vedi, io non ho
altro da offrirti che le foto appese all'entrata, quelle
rose secche appese di fianco frasi
marcite nel letto di ferro battuto, dentro
tutta l'immobilità delle stanze
e mia.
C'è che ci volevi tu con
un occhio di cicala e l'altro di gatta a
rianimare la mia lingua d'assenzio, e non
soltanto nella casa o appena poggiata nel cuore
come un vaso di gerani nuovi alla finestra.