PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 21/03/2015
Solitudine è una condizione naturale
ne bevo un po’ ogni giorno, il mio respiro è suo
e il suo profumo è dove abito...

E dovrei esserci abituato anche a questo
ma il tuo acido sguardo corrode i miei pensieri,
adesso lo comprendo
quante follie indisturbate ho seppellito
Resuscitarle sarà come riaversi da uno schianto,
mentre Omero dorme ne conterò i capelli
son tanti quanti i miei pazzi desideri

La fissità della sospensione ed un orgasmo
Un’ambigua posa e la seccatura del richiamo

Una follia che mi viene facile è negare,
ma non so oscurare la quotidianità del mio dolore
che poi non è così tanto
e la gioia sembra sempre una colpa
specialmente quando la esclamo senza ragione
Adesso lo comprendo,
il mio senso di vuoto è solo un altro pensiero

Io esagero di pensiero ed esubero il tutto
con i tuoi occhi corrodimi senza dare respiro
così rimarrà solo l’animo e la sua follia
e la voglia infinita di desideri sottopalpebra

Solitudine è una condizione normale
ne apprezzo un po’ ogni attimo, il mio animo è tuo
ma il suo profumo è dove vivo...

.A.G.
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....Quandoque bonus dormitat Homerus.....; un abbraccio a te Andrea, è da tempo che non ti sento..... tu quoque dormitat .......

il 21/03/2015 alle 16:18

Ciao Andrea, ha volte ti immagino uno dei più grandi poeti del passato rinato, dove ognuno viveva una sua vita difficile e in particolare quella in amore.Tu non sei uno di loro perchè sei superiore su ogni aspetto di vita vissuta. ,ma devo dirti anche che a volte i tuoi sentimenti quando li descrivi in versi trasportano in un'altra dimensione poetica tanto sei bravo.Bellissima questa tua desideri sottopalpebra. un caro saluto Aldo .Un abbraccio Aldo

il 23/03/2015 alle 17:33

Bellissima la tua poesia!! Spesso, leggendoti, ho la sensazione di "indossare i tuoi versi, tanto sembrano avvolgere tutto il mio essere! Stupendo e profondamente vero il verso "Ma non so oscurare la quotidianità del mio dolore che poi non è così tanto e la gioia sembra sempre una colpa". Mi piace molto la chiusa in cui non bevi più la solitudine, ma la apprezzi, segno di un'accettazione consapevole di uno stato in cui "vivi" "il profumo" del presente. Un abbraccio Giovanna

il 27/03/2015 alle 00:57

Come un qualcosa di lieve, che sale verso l'alto...accomuna i tuoi testi...i migliori... quelli da cui viene fuori, quasi come un "sottovoce" il tuo "abitare" te stesso, le tue emozioni, i tuoi ricordi, i tuoi desideri... un ritrovarsi in solitudine "compagna" e "madre" dolce e severa ad un tempo...ed imparare da essa...a convivere con noi stessi. Un bel leggerti, caro Andrea. anna

il 27/03/2015 alle 15:10

beh il riposo non fa male a nessuno...ma anche nel sonno io son sveglio, semplicemente ho troppe porte cui bussare, poi mi sveglio e ritrovo la via giusta...simpaticamente ti abbraccio rom, andrea^^

il 29/03/2015 alle 19:45

spero che i mex completino la risposta caro amico, ti abbraccio, andrea e grazie

il 29/03/2015 alle 19:47

ti ringrazio caro aldo, ognuno di noi ha una vita unica i cui eventi sono gioielli, sta a noi saper trarre qualcosa di buono...ti abbraccio, a presto, andrea

il 29/03/2015 alle 19:48

la solitudine va vissuta perchè se non ci fosse, nostante i dolori che a volte porta, ne troveremmo di peggiori....grazie cara giovanna, ti abbraccio, andrea

il 29/03/2015 alle 19:49

onorato dalle tue bellissime parole cara anna, ti abbraccio, a presto

il 29/03/2015 alle 19:50

grazie ^^

il 12/04/2015 alle 19:46