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Pubblicata il 21/02/2015
Lento
come lo scorrere
di una goccia
di olio
sulla pelle,
lo lascio
decantare in me,
quel tuo messaggio,
quel tuo enigma,
quel tuo riflesso
inconsapevole,
che sa di ripudio,
che sa di accoglienza,
che sa di una forza immensa.

lo lascio decantare
come fosse vino,
quello buono
quello lasciato
più volte su quella tavola,
con quella macchia
di rossetto,
con quella macchia
di rabbia,
con quella dolcezza di amore,
questo tuo nome.

lo lascio decantare in me
quel tuo respiro
che mai annusai,
quel tuo sorriso
che mai guardai
eppure è qui,
agni giorno
siede al mio fianco,
ogni giorno silente
mi rimprovera,
ongi notte suadente
mi possiede.

lo lascio decantare,
e in me
già esplode un'alba nuova,
già stride una canzone
mille canzoni
e divento licantropo
chiuso in un quadro ovale
nel quale muore
chi mai vorrei far morire.

lo lascio decantare in me
quel mio
quel tuo
quel nostro tremore
e già ti sento
stretta
come stretto si tiene
un pregiato fiore.
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Bellissima esposizione di sentimenti spontanei in una elegante vetrina di passione! Sir Morris

il 21/02/2015 alle 14:03

Bellissima esposizione di sentimenti spontanei in una elegante vetrina di passione! Sir Morris

il 21/02/2015 alle 14:03