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Pubblicata il 16/12/2002
Nel mondo dell'acqua
sarò nel tuo ventre
madre
Mi ciberò del tuo sangue
Io sarò carne viva

Nel mondo dell'aria
sarò coscienza
I mie piedi sulla terra
tra le spighe di grano

Nel mondo delle vibrazioni
mi nutrirò di coscenze
Nel sistema solare
il sono musica vibrante

Sarò un onda di spirito
e mi sfamerò di anime
nel mondo spirituale
La mia casa
è tutta la galassia

Nell'intero universo
mi ciberò di spirito
Sarò onda divina
in un mondo divino

L'Infinito
è l'ultima meta
nel mondo Non-manifesto
resterò a digiuno
in silenzio
dissolti i miei corpi
Non sarò
un'idea vagante nello spazio
ma Eterno Infinito Immutabile

...E attenderò
nuova scintilla
il nuovo viaggio
Sino a giungere ancora nel tuo ventre
madre
tra le tue braccia
percorrendo all'inverso
l'intero infinito universo.

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Bellissimo questo viaggio trasmigratorio di "dissolti corpi", veicolo dell'anima in elevazione continua.
Belle immagini, profondo il significato, emozioni che percorrono l'anima come brezza pura.
Un abbraccio
Axel
(ti è sfuggito un refuso, "coscenze" invece di "coscienze")

il 16/12/2002 alle 09:32

questo tuo ultimo componimento è pregno di cose profnde ecmplessissime, sentimenti emozioni unici da provare elggendola bravo davvero ester

il 16/12/2002 alle 09:56

Grazie Axel,é parecchio che volevo scrivere qualcosa sui mondi futuri.Noi che siamo coscienza aneliamo all'Infinito ma la scoperta mia più grande è che quando saremo dissolti nell'Infinito il nostro anelito sarò un viaggio verso la fisicità.
Questi che ho descritto sono i mondi secondo la filosofia macrobiotica.
Ritornerò a scrivere di questo per completarne la visione.Per il refuso Amen
Un abbraccio Malcom

il 16/12/2002 alle 13:17

Parlo dei nostri mondi passati e futuri.La lettura è più semplice se ti spiego che i primi cinque li descrivo attraverso 4 caratteristiche

Nel primo caso:
L'ambiente è il ventre
il cibo è la placenta
il mondo è l'acqua
noi siamo carne(Il feto non ha ancora coscienza)
Un abbraccio

il 16/12/2002 alle 13:22

Particolarmente ispirata, profonda, volitiva, questa tua Riccardo. Il ciclo intero verso l'eterno, in un volo dell'anima negli "elementi" e nello spirito, partendo e tornando alla grande madre. L'arco di vita. Bella nello svolgimento lirico e ricca di significati rilevanti per la ricerca del sé. Aspirazione legittima e del tutto condivisibile. Per la tua strada, in bocca al lupo!
Cari saluti.
Max

il 16/12/2002 alle 13:35

graise per la tua spiegazioen ora è tutto più chairo abcie ster

il 16/12/2002 alle 19:24

Grazie Max,avrei potuto svolgerla meglio,ma quello che ora è per me più importante è la comprensione di questa "filosofia"in quanto al se,sono arrivato alla conclusione che è unico per tutti,la cultura occidentale lo identifica con l'io ma l'antico benedetto oriente mi insegna che è il Se che pensa,noi siamo ricettori,antenne;ed ognuno sceglie il canale che vuole o che riesce a ricevere.
Ciao carissimo

il 16/12/2002 alle 22:24

Grazie Bando.Sono d'accordo con te nell'uso eccessivo di infinito,ma il tempo che ho a disposizione mi permette di collegarmi pochissime volte e di notte.Questa è stata scritta questa notte tra le una e le due e più che infinito avrei dovuto usare sfinito.Ma come dicevo a Max quello che mi preme ora è focalizzare per comprendere,poi penseremo anche ad un certo estetismo.
In ogni caso è mia intenzione migliorarla e magari riproporla.
Ciao carissimo
Malcom

il 16/12/2002 alle 22:35