Bellissima Ernesto. Esprime interamente il senso profondo della propria appartenenza in anima nell'evanescenza della sostanza che si fa nebulo vento! Bravissimo.
Un caro abbraccio.
Max
Grazie, Max. Il tuo più che un commento è una poesia!
Da una parte un desiderio non appagato e dall'altra la certezza d'una caducità: una condanna per me che sento assai pesante.
E, come condanna, non ho che da espiare la pena!
In amore non c'è grazia, condono, indulto, amnistia.......
Un abbraccio
Ernesto
Ma anche le speranze si vanificano!
E mi ritrovo solo a baciare il vento.
Grazie.
Un abbraccio
Ernesto
...e si...i tuoi haiku colpiscono come frecce di dolore...e si commentano da soli...
...avevi ragione...basta leggere...per sapere come stai...eppure io sento che questo "vento" porterà nuove sensazioni...nuove emozioni...a volte occorre anche "l'aria"...per respirare il giusto amore!
...un bacio...simy
Il fascino dei tuoi haiku è indiscutibile….ma questo è davvero splendido!!
Chiamare condanna…un “dolce” bisogno…non desiderare altro che tenere lei tra le tue braccia…e dire tra te….ma in fondo cosa chiedo?????????!!!!!!!!
Complimenti Ernesto…
Mary*
Sempre che, come elemento, non mi incontri con la Terra!
E, devi sapere, questa era l'ultima parola della poesia nella prima versione.
L'ho cambiata all'ultimo momento.
Respirare la terra o il vento, infondo, blocca solo il respiro!
Grazie.
Un abbraccio
Ernesto
La condanna consiste nel fatto che volendo baciare Lei, non essendoci, bacio il vento (o la terra, nell'originaria stesura).
La mancanza fisica di un contatto è una condanna per chi ama; per chi non ama, no.
Questo il senso!
Grazie e un abbraccio
Ernesto