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Pubblicata il 19/01/2015
stanco e assetato
ti sei fermato al pozzo
chiedendo “acqua da bere”
alla donna straniera
che ti guardava interrogando il tuo sguardo.
“Posso darti un’acqua che toglie per sempre la sete”,
le hai detto, e i suoi occhi han brillato di gioia.
non più la fatica di attingere
l’acqua che soddisfa la sete terrena,
non più il peso di brocche
sulle spalle provate
dall’incedere del tempo.
ma tu le hai parlato
con fermezza ed amore
di una vita che ella trascina
nel disordine di affetti rincorsi
e lei ha capito che tu eri il Messia
che i profeti avevano annunciato,
che tutti avevano atteso.
trasformata nel cuore
diventa l’araldo di un Dio
che ha bisogno dell’uomo
per operare nella sua vita
le meraviglie più grandi.
si è abbeverata alla “sorgente che dà la vita eterna”
ed ha aperto un dialogo con il mondo
guidando anche noi a bere dall’acqua viva
senza possedere il pozzo.
attingiamo da esso la vita,
dal pozzo dell’acqua
che è data dal Cristo,
il Figlio di Dio
e che placa la sete di ogni uomo
che solca la terra.
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Seducente spiritualità terrena! Brava, Giovanna! Sir Morris

il 19/01/2015 alle 14:32

Anche l'umano necessita di profonda spiritualita' ,brava

il 19/01/2015 alle 17:30

Grazie Sir del tuo prezioso commento!! Un saluto Giovanna

il 19/01/2015 alle 22:23

Grazie gpaolucci per la verità delle tue parole e dei tuoi sempre graditi e preziosi commenti!!! Un saluto Giovanna

il 19/01/2015 alle 22:25

sai mi hai ricordato una canzone di Celentano sullo stesso evento...la tua poesia aggiunge eleganza alla narrazione...brava, ti abbraccio giovanna, andrea^^

il 22/01/2015 alle 01:12

Dovrò cercare questa canzone perché non la ricordo. Grazie del tuo prezioso contributo. Un abbraccio Giovanna

il 24/01/2015 alle 01:34