PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 14/01/2015
non ho paura degli uomini barbuti che sparano e uccidono urlando "Allah Akbar". Ho paura dei loro bambini, vulnerabili e indottrinabili, che domani saranno gli adulti nel futuro dei miei figli. Ho paura quando li sento piangere. Quando gridano l'odio verso gli infedeli, un sentimento che nemmeno loro capiscono.

non ho paura di chi ora usa il Kalashnikov e le scimitarre. Ho paura degli occhi degli infanti che guardano teste mozzate sanguinanti e crocifissioni pubbliche ogni giorno. Cosi, poco a poco, nel loro sguardo vergine, la sorpresa lascia il posto all'ovvietà e il disgusto abdica per il giùbilo.

non ho paura delle minacce di vecchi Imam frustrati o delle isteriche prediche di presunti capi di stato islamici. Buoni solo a grugnire nei loro cortili e vomitare fatwe su internet. Ho paura dei bambini invecchiati dalla guerra e dalle carneficine quotidiane. Ho paura dei loro cuori riscaldati dall'odore di morte e avvolti in bandiere nere imbevute di ignoranza.

non ho paura del mio Dio, figuriamoci quello degli altri. Non ho paura di nessun libro, che sia stato scritto oggi o duemila anni fa. Che sia stato scritto in arabo o in francese. Ho paura peró, di quei ragazzi che ascoltano e credono nelle parole di un solo libro. Sedotti dal profumo della religione e del riscatto ideologico. Innamorati della poesia che solo l'illusione della vendetta e la falsità della propaganda puó regalargli.

non ho paura del loro esercito e non mi spaventa la loro invasione. Non ho paura dei loro mitragliatori e delle bombe sul ciglio delle strade. Ho paura di coloro che nasceranno domani sotto le nostre diplomatiche risposte armate. Che vedranno i corpi dei loro padri democraticamente dilaniati. Che ascolteranno le urla dei fratelli pacificamente feriti. Che toccheranno le mani fredde delle madri defunte per la libertà.

non ho paura dei nostri governanti, dei nostri soldati, dei nostri aerei, delle nostre navi. So che ci difenderanno anche sulla mezza luna. Ho paura di coloro che resteranno a casa. Delle loro famiglie orfane di padri e mariti. Dei reduci ubriachi di democrazia. Ho paura di loro perchè non ho paura di noi...
  • Attualmente 3.8/5 meriti.
3,8/5 meriti (5 voti)

Sono d'accordo, Pessy! Una descrizione perfetta! Sir Morris

il 14/01/2015 alle 14:24