PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 09/01/2015
Prese l'abitudine di portarle la mattina
i dolci pel caffè. Era un gran bell'ora
anche quella.
(I.Svevo- Senilità)

Nonostante le mani lente,
che strofinano le coperte
con i pugni rintanati,
tolgo trame ai tuoi timori,
ben sapendo che l'ordito
è una spunta complicata.

I viaggi.
Troppi passi a seno in dentro,
per paura di non contare,
mentre plagi di persone si
esauriscono in un vuoto di
parole già ascoltate.

E' uno specchio che si arresta,
questo raggio pitturato, che ci
fa gridare amore!, la distanza
dalle stelle.

Oggi voglio che il mattino
sia una brezza ancora incolta,
un diaframma che si abbassa,
in un bacio a seno aperto.
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Bella sobria! Sir Morris

il 09/01/2015 alle 17:38

bravo fra...piaciuta fin dal titolo, nel suo melodioso richiamo...ciao, andrea

il 09/01/2015 alle 22:32

Piccole gestualità da recuperare, a cui affidare quel che rimane di una vita. Mi è parso trarre questo dai tuoi bei versi, ma se così non fosse resta il piacere di una particolarissima lettura. Arlette.

il 09/01/2015 alle 23:16

grazie a tutti per la lettura. P.s Si Arlette, le piccole gestualità, specie nell'unione con la persona che si ama, sono in primo piano . Un saluto a tutti.

il 09/01/2015 alle 23:31