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Pubblicata il 02/01/2015
dieci figli
a succhiare a quel possente seno
-adesso così magro-
tra una raccolta e l'altra
di dorato grano
e secche corde fatte a mano,
quando il lavoro era lavoro
ed i figli
si crescevano a fatica.

ma la sera, dopo il tramonto,
bastava davvero
un tozzo di duro pane,
impastato e cotto nel forno di casa,
e grasse sarde salate
a cui attingere un amaro sorriso.

a mia nonna
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Antiche nuove reminiscenti parole emozionanti! Sir Morris

il 02/01/2015 alle 21:23

visione di un rustico affetto che sa sempre di nuovo...una bellezza che si rinnova al colore del ricordo..mi hai commosso anna, grazie....auguri, ti abbraccio, andrea

il 02/01/2015 alle 21:24

Si può sentire il profumo del pane e delle sarde...

il 03/01/2015 alle 01:01

...è stata una donna straordinaria (diciamo pure con gli attributi maschili). Ha lavorato duro e tenuto su la famiglia in tempi molto difficili. Per me è sempre stata un modello di aspra bellezza e dolce forza...a cui attingere nei momenti "no". Sir, Andrea, Coeur...grazie per aver condiviso questo mio pensiero per lei.

il 03/01/2015 alle 14:57
Jul

Bellissjma dedica a tua nonna, grande donna ed esempio da imitare. Ciao

il 03/01/2015 alle 18:05

eheeh.... io xò nn ho capito.... se erano SARDE...o siciliane-... 1 dubbio geografico da S4ndr0 :)

il 17/04/2016 alle 13:03

3:-) ma Sandro caro, sempre tutto ti devo spiegare? Comunque, Siciliane Doc sono.

il 17/04/2016 alle 15:01

ah ecco..... no e' k avevo letto sarde e mi confondevo l'isol.e... eh eh ... un thanks x i chiarimenti

il 17/04/2016 alle 21:20