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Pubblicata il 29/12/2014
Era un amore sbagliato

lo avevi detto mentre lei guardava il tuo viso illuminato dai lampioni
con la tua giacca di cuoio e il profilo triste
nelle parole amare.

le luci gialle delle auto veloci ,
intermittenza della notte.

inutili le lacrime che ti bruciavano gli occhi,
saresti tornato alla tua casa sicura,
allontanando per sempre
la dolcezza del suo spirito
che ti bruciava insieme a quella sigaretta gettata dal finestrino.

ma lei ti strinse, baciò le tue labbra chiuse
si bruciò nel fuoco del grembo che le offrivi
perduto, ossessionato dalla pelle
che avevi ormai toccato.

l’abbraccio crudele e ultimo
ti accompagnò nel tuo viaggio
e il ricordo sognò per te tutti i tuoi anni.

sapevi di aver perso il suo ultimo sorriso
scegliesti ciò che non ti fece morire
guardasti l’amore da lontano.

con i pugni chiusi contro i vetri, oggi sai,
non era la pioggia che rigò il cielo la mattina dopo
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Puoi farne un romanzo, Terranera! Veramente affascinante! Sir Morris

il 29/12/2014 alle 22:53

Una poesia meravigliosa, che mi ha molto impressionato: anzi non è solo poesia, valica i limiti standardizzati, sembra l'inizio di un racconto sconvolgente. Bravissima: 5.

il 30/12/2014 alle 17:34

penetra nell'anima la tua poesia e ,la tua sofferenza... non è più soltanto tua... bellissimo testo

il 24/05/2019 alle 21:54