Il pallore troneggia
impotente
sui corpi radenti
la vita
esili
assorti
spaccati
virulenti al sospiro
musini affamati
di vita.
una carezza - per Dio –
che sparigli e perplima
la piuma
che scolora e assottiglia.
e poi baci.
e poi pensieri soavi.
e amore. E colori.
e magia.
di un gene liberato dal vento
che ritagli un momento
alla malattia.
davanti alla bestia che morde
e che cuce
che annusa la vita
portandola via.