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Pubblicata il 22/12/2014
Il sole dell’occaso scende oltre le montagne
uno scoiattolo guarda l’ultimo raggio morente
poi svelto si rifugia nel buco del tronco
dove sognerà forse un mondo migliore
si sente lo stridire di una civetta
l’ ora per la sua caccia sta per giungere
anche le foglie dopo l’ultimo sbuffo del vento
Al vespero stanno immobili quiete
il bosco intero si riposa e in quel silenzio profondo
Pare di sentire lo sciacquio della linfa
percorrere i canali interni degli alberi
una piccola volpe si aggira guardinga
mettendo in pratica secolari esperienze
sul bordo del laghetto un rospo gracida
attendendo speranzoso una risposta
chissà forse di lì passerà una fanciulla
figlia d’un tempo antico che si chinerà
donandogli un bacio anch’essa titubante
il sole dell’occaso ha già dimenticato l’ultimo raggio
domani il canto del gallo troverà un’altra umanità

si racconta di una fanciulla di un tempo antico
passata accanto ad un laghetto nel bosco…..
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Poesia e natura armonizzano il mondo intiero! Bravissimo, Romeo! Sir Morris

il 23/12/2014 alle 14:24

Rom la fanciulla di un tempo antico e' rimasta molto cara,in questa epoca dove non ce' spazio nemmeno per iricordi ,su con il morale e' Natale anche per te

il 23/12/2014 alle 17:22

...si racconta come allora, quando la voce narrante- vetusta e rassicurante- affascinava la platea variegata...zio, nonna, cugino, passante, fornaio e contadino, gallina e capretta...orecchie protese a seguire una storia, lì fuori dall'uscio al calare della sera. E chissà che domani non si torni a narrare e narrare ancora, di fanciulle e titubanze... e di piccolo mondo antico. Arlette

il 23/12/2014 alle 22:59

La tua fanciulla non lascia il lago dei tuoi occhi, è lì, semplicemente lì... Un abbraccio amico caro; Patty

il 24/12/2014 alle 16:05

a volte, come nella storia di riccardetto, sono proprio coloro definiti rospi a nascondere le anime più profonde

il 28/12/2014 alle 23:28

Immersi nell'armonia della natura e dei sogni. Bella. Complimenti!

il 04/01/2015 alle 13:43