Giammai, pria voglia veto esser voce , in ego sopito avea respir d' autunno.
orquanto risonar gergo in barlume indugiar debba, e fragil senno gior in placida agonia amor emerga, in cor celato, qui dinego velleita' nel crogiolo del tempo.
uniti ardor adombrar mente giungano, e scevro seppi passion avvolgerne capo,e nulla sia anelar fragil speranza.
mutevol ,capriccio frugar nel ventre dell'operar ragion ,oltre il di' posai membra ed estro ricercar concetto, e mitigar avvolsi sguardo nel candor di un tempo ,e voci addolcir essenza del risanato saper.
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