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Pubblicata il 19/12/2014
Giammai, pria voglia veto esser voce , in ego sopito avea respir d' autunno.
orquanto risonar gergo in barlume indugiar debba, e fragil senno gior in placida agonia amor emerga, in cor celato, qui dinego velleita' nel crogiolo del tempo.
uniti ardor adombrar mente giungano, e scevro seppi passion avvolgerne capo,e nulla sia anelar fragil speranza.
mutevol ,capriccio frugar nel ventre dell'operar ragion ,oltre il di' posai membra ed estro ricercar concetto, e mitigar avvolsi sguardo nel candor di un tempo ,e voci addolcir essenza del risanato saper.
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Saluti, Diego! Sempre in forma il tuo verbo e il tuo ego! Sir

il 19/12/2014 alle 20:41

Saluti ben ricambiati, pur non avendo per tempo possibile abbandono letterario con cadensata periodicita' il ricordo di tutti voi e' sempre vigile nella mia mente, felice Natale con affetto Diego.

il 20/12/2014 alle 08:20