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Pubblicata il 17/12/2014
Volgeva a fine l'orribile inganno;
feroce il sole splendeva nel cielo.
era finito quell'orrendo autunno
mentre in noi si faceva strada il gelo.
intorno a noi moriva la natura
invasa da questo inverno incombente;
nostr'alme allor oscurava paura:
sentivamo tua tragedia imminente.
come sul ramo avvizzisce una foglia,
morendo nel freddo che la pervade,
per noi di viver non ci fu più voglia,
nell'agonia finivan nostre strade.
nello studio di quel veterinario,
riempito dal gelo della tristezza,
periron le storie del tuo diario
mentre ti donavo ultima carezza.
ora Tu sei nel bel mondo incantato
pervasa di luce bella e gloriosa;
tu sei qui, nel mio cuore innamorato,
dove alfine il tuo spirto, ora, riposa.
ogni dì tua mancanza m'atterrisce,
svuotando la mia vita d'ogni bene;
ogni giorno tristezza mi sfinisce
legandomi in sanguinose catene.
allor Tu torni qui per confortarmi:
pensando a Te mia vita si rafforza.
allor Tu torni qui per rianimarmi,
il tuo coraggio mio terrore smorza.
come un fiore gelato dalla brina
rinasce coi raggi del primo sole,
risorgerà l'anima sopraffina
scorgendo Te nel mezzo delle viole.
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Comprendo profondamente! Sir Morris

il 17/12/2014 alle 14:04