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Pubblicata il 01/12/2014
Come ignobili serpi approfittaste
della notte , per rendere zoppo il
mio cavallo.
quella volta andaste in profondita'
visto che le volte precedenti lui
magicamente guariva.
e mentre inginocchiato abbracciato
alla sua zampa ormai priva di un
goccio di sangue ,gridai al mio
dio dove era lui inquel brutto
momento.
lacrime ormai ghiacciate uscivano
dai miei stanchi e inermi occhi ,che
guardavano l'agonia di quell'animale,
perdendo ogni speranza in un
qualsiasi Dio.
come d'incanto sentii una mano
stringere la mia stanca spalla, e
girandomi lentamente vidi l'ombra
dell'immortale.
teneramente alzo un pezzo della
sua nera tonaca e asciugo' le mie
lacrime.
come un Padre passo' la sua mano
sulla mia faccia ,per sincerarsi che
essa fosse asciutta e serena.
poi prese il cavallo e se lo' porto
via, dicendomi, se tu avessi ascoltato
il male ora saresti osannato.
ma la tua cocciutaggine di essere
amico di un vecchio e perdente
immortale, esso ti portera' tanti
problemi.
e poi sorridendo scomparve dalla
mia vista.

tra Sogno e Realta' (7)
vigliacchi Istituzionali
ottobre 2014
  • Attualmente 3/5 meriti.
3,0/5 meriti (6 voti)

bravo GP qui mi sono visto io

il 01/12/2014 alle 14:10

Sono contento della condivisione , e so' di non essere solo,un saluto

il 01/12/2014 alle 16:59

Ciao Paolo...belle e commoventi righe. Anna

il 01/12/2014 alle 17:01

Grazie Anna ti ringrazio ,quando tutto finira' potro' svelare la verita' su questi scritti, un saluto

il 01/12/2014 alle 17:34

Coinvolgente e profonda.. quanto quella ferita inferta! Bravo "G"! Un caro saluto! Sr Morris

il 01/12/2014 alle 20:16

Sir nella prossima della serie ho pensato a te e gia' scritta e solo da copiare,un saluto

il 01/12/2014 alle 20:57

leggo i tuoi scritti......uno più profondo e più piacevole dell'altro.....ho poco tempo a disposizione per poterli commentare tutti ma ti regalo il voto che meriti.....Un saluto amichevole.....Gabriela.

il 01/12/2014 alle 21:13

Grazie leggere e' il piu' bel regalo per impare e conoscere , e non ti preoccupare del commento ,un salutone amichevolmente

il 01/12/2014 alle 22:35

....Una bellissima metafora, caro paolocci, ma tristissima, la condizione umana è quella che è...Si narra che una volta fu portato davanti al re Sole un tizio reo di aver ucciso un uomo per una banale lite...il re Sole forse turbato dalla condizione umana di cui sopra gli concesse la grazia ma così gli parlò: " Qui io ti concedo di vivere ma sappi che concederò la vita anche a colui che ti ucciderà per vendetta......." . Un grande abbraccio, rom.

il 01/12/2014 alle 23:23

Bravo Rom gli ultimi scritti tra sogno e realta' riguardano proprio la condizione umana ,e come vigliaccamente ce' chi approfitta del caos ,per trarne guadagno ,un affettuoso saluto

il 02/12/2014 alle 16:19

In questi versi, dal tono ora rapido, ora lento, ora regolare, sembra che il poeta cada, scivoli, si rialzi; sembra ora scomparire, ora rivivere e impressiona e ci trasporta con attimi sospesi, con voci sommesse, con situazioni uniche e affascinanti.

il 02/12/2014 alle 18:34

Caro Ugomas guardando la tua faccia essa mi tranquillizza , perche' voi siete stati il passato ed il presente del sapere ,anche se molte cose sono state nascoste ad intere generazioni ,ribadisco che negli scritti tra sogno e realta' ce' una verita nascosta purtroppo, un amichele saluto e sempre in gamba

il 02/12/2014 alle 18:41

Veramente bella e profonda. La lotta tra il bene ed il male, che travaglia la nostra vita! Ma "non hai ascoltato il male", sei rimasto "amico di un vecchio perdente immortale"...e questo la dice lunga sulla tua scelta di bene!!! Bravo! Giovanna

il 03/12/2014 alle 01:24

Grazie Giovanna del tuo validissimo commento , un salutone

il 03/12/2014 alle 16:08