La strada,uno spago
a legare colline
e lontano si scorgeva
un berretto amaranto
con grazia posato dal cielo,
tegole,dossi al salto d'uccelli,
nell'abbandono cantavano
umana resa al progresso
i verdi campi di grano
vibravano a impercettibile brezza
postino a flirt di quaglie
e appena ondeggiava i cipressi
allineati diradati a cunette
confini d'addii
sepolcri di dispute
trincee di giochi
una farfalla gli tagliò lo sguardo
e poi lontano volò,
la mirò col naso
e all'ultimo puntino d'addio
apparve lei sul trespolo dell'orizzonte
poi danzante scomparve
lui era tornato dall'America
con un pacco di anni
e una neve ai capelli
che mai si scioglieva,
a visitare il cimitero dei ricordi
ma s'accorse ce n'era uno mai morto
provò gioia e dolore
due emozioni impostori
e a volerlo raggirare
mostrarono un volto
con due occhi azzurri
tra selvagge lentiggini
che al broncio parevano
embrioni di stelle
nel ripartire non fu più solo
nel cuore aveva l'infanzia
e il sorriso di lei
stavolta non domo ai capricci
un tempo fitte all'orgoglio
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da:Soste Precarie
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