Sono travolto dal dolore,
da tutto questo grigio attorno,
e come pesce
in un mare senza ossigeno,
boccheggio in superficie.
non vedo la luna
specchiarsi nelle onde,
la sua argentea luce,
una spada sino all'orizzonte,
e non so se nuotare
se prender tempo,
se sopravvivere,
ho solo paura di morire,
solo paura di vivere.
ma cos'è che provo,
la solita umana fragilità
o l'inizio della sua fine?
chiusi dentro ai loro scheletri,
i nostri cuori battono
senza più fiducia, rassegnati,
ostinati a quel loro ritmo cupo e cieco,
ma non sanno più resuscitare
da proprio sepolcro imbiancato.
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