E sussurri
parole,
come la notte
affonda
su di me
i suoi aguzzi canini.
e' là,
nella fonda
rete
dei sogni,
che ti incagli.
rete
che imprigiona
gli illusi,
che cattura i deboli
che esalta i forti.
coloro
che sapranno
alzare
quell'enorme massa
di visioni.
là in fondo alla rete
mi immergo
per prenderti,
non sono sognatore.
sono un concreto
fluttuare
che rosicchia
i resti
di una piccola anima
che ancora
vive in me.
sono prigioniero
libero,
come un latitante,
vivo di fughe e di spiragli,
ma tu,
sensazione,
tu esistenza astratta,
tu
nella bolla della mia
mente
solo tu,
con i tuoi
silenzi,
sai veramente
affondare
il coltello
che dal dolore
fa nascere
gioia.
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