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Pubblicata il 11/11/2014
E sussurri
parole,
come la notte
affonda
su di me
i suoi aguzzi canini.

e' là,
nella fonda
rete
dei sogni,
che ti incagli.

rete
che imprigiona
gli illusi,
che cattura i deboli
che esalta i forti.

coloro
che sapranno
alzare
quell'enorme massa
di visioni.

là in fondo alla rete
mi immergo
per prenderti,
non sono sognatore.

sono un concreto
fluttuare
che rosicchia
i resti
di una piccola anima
che ancora
vive in me.

sono prigioniero
libero,
come un latitante,
vivo di fughe e di spiragli,
ma tu,
sensazione,
tu esistenza astratta,
tu
nella bolla della mia
mente
solo tu,
con i tuoi
silenzi,
sai veramente
affondare
il coltello
che dal dolore
fa nascere
gioia.
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Bella e tagliente! Sir

il 11/11/2014 alle 14:23

Se non avessi sbagliato il titolo ed altri refusi

il 11/11/2014 alle 15:12

piaciuta :-)

il 16/11/2014 alle 11:18

Bene!

il 17/11/2014 alle 08:45