PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 09/11/2014
Ho attraversato per te,
attraverso ancora,
immobile
e deserta,
la tua stanza buia e segreta
sotto scrosci di pensieri
e parole che cadevano,
cadono a rovesci.

ho una buona scorta
di fiato e lunghi rossi capelli
per spannare i vetri sporchi
dell'auto
che mi conduce
conduceva a te.

ti aspettavo, ti aspetto ancora,
come aspetta lo scoglio
l'urlo bianco improvviso
del mare d'inverno
che si rompe
e grida
sulla spiaggia vuota
e bianca
qui in tardo autunno.
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Bella, prorpio stamani, passando davanti al mare, pensavo all'attesa dello scoglio, all'onda infranta. Tu sei riuscita a chiudere divinamente, una poesia dai tratti toccanti.

il 10/11/2014 alle 09:17

Sei gentile, Voce. Grazie. Un caro saluto

il 10/11/2014 alle 20:42

...a volte, già. Mi piace però pensare che tutto scorre e ritorna...come le stagioni che muoiono per poi rinascere. Ciao Cosimo, grazie per essere passato di qui.

il 10/11/2014 alle 21:01

Seducente e speranzosa! Le stagioni, nei loro cicli, ripropongono inconsciamente certe situazioni, certi incontri: chissà! Sir Morris ti sussurra: bravissima!

il 10/11/2014 alle 21:56

Sublimazione delle vicissitudine tendendo il cuore all'inatteso, bella.

il 12/11/2014 alle 15:31

piaciuta :-)

il 16/11/2014 alle 11:03

Sir, Coeur...grazie dei vostri commenti, anche se con ritardo. Un caro saluto. Anna

il 16/11/2014 alle 20:04

Grazie Cangio. Un sorriso anche a te...:-))

il 16/11/2014 alle 20:07