PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 08/11/2014
terra aspra di passi sommessi
di chi ha voluto gustare il sapore selvaggio
di monti, di colli, innalzati,
innevati o colmati di fiori.
terra arsa di sole
dove la sabbia di dune diventa flagello
se il vento si alza a coprire quelle orme
che hanno vagato, raminghe e solinghe, a cercare
la fonte che lenisse le aride labbra.
terra che mani d’uomo ha fecondata
rendendola madre di frutti e fiori,
strappata a putridio di acqua stagnante,
dove pur regna la vita sovrana
di uccelli, di specie più rare,
ed acquatici abitanti, padroni di oasi
che mano di uomo mai poté costruire.
terra rubata per gettare cemento
su spazi non sempre ospitali
a chi risponde al primario bisogno di nido,
di cura amorosa alla vita che generata
reclama un ostello cui trovare riposo.
terra , flagello di fango, quando erosa dall’acqua
o da incuria dell’uomo valanga precipita
e distrugge il presepio di vita
che temerario si adagia su valli sottratte alle alture.
terra che accoglie in abbraccio quei corpi
affidati alle zolle nel sonno che attende paziente
il risveglio finale.
terra che scorri tra le mie dita
sporcando le unghie che scavano,
lame tagliente, a cercare radici
di erbe, di fiori,
di uomo cui le deve la vita,
nato da polvere, destinato
nel corpo a polvere tornare,
ma toccato ed eletto
ad esistenza che varca
del tempo e dello spazio i confini.
  • Attualmente 3.66667/5 meriti.
3,7/5 meriti (3 voti)

Quark in versi.. splendidi e seducenti! Sir Morris

il 08/11/2014 alle 09:22

Simpatico commento!!! Grazie Sir. Salutoni Giovanna

il 08/11/2014 alle 12:57

Terra meravigliosa la Tua poesia!

il 09/11/2014 alle 08:39

Grazie carissima Annysea!!

il 11/11/2014 alle 00:31