PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 06/11/2014
Nessuno di noi
ha mai deciso
di venire al mondo
ne con pregi o difetti,

siam tutti perfetti
secondo l'anima della religione
che si preoccupa più del dopo
che del contingente,

non apparteniamo
a nessuna specie pregiata
siamo costretti dalla fame interna
a cercare sempre di avere di più,

un illusione che fallisce nel tempo
gambe corte o lunghe
son destinate al forno
o in loculo protetto,

nessuna libertà
ci appartiene
ne nell'odio e ne nell'amore
perchè ci viene imposta

dai vincoli del luogo
o da quelli della fede
si percorrono strade gia solcate
costretti dai vincoli a trascinar catene,

nessuna libertà
io vedo in questo
anche l'illusione ha lasciato il posto
ad amara constatazione,

l'unica libertà che veramente ci appartiene
è quella di farla finita
per decisione presa,
per uscire finalmente dalle catene tese,

qualcuno dice
che la vita non ci appartiene
spesso son gli stessi
che gridano allo scandalo

qualcuno piange
qualcuno ride
ma l'atto in se
appartiene solo a chi decide,

gli stessi son filantropi
della domenica mattina
che con una mano segnano la croce
e con l'altra fanno rapina ogni giorno,

e non è solo il clero assai pappone
ma tutta quella schiera di ratti immondi
che sporcano il mondo
con le loro aberranti ipocrisie,

violando di continuo e a proprio scopo
il percorso del simile col simile
non tenendo in mente
che anche loro sono destinati a perire.

giuseppeciaravolo
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Scorre pian piano sino alla morte! Bravo! Sir Morris

il 06/11/2014 alle 13:30

grazie sir

il 06/11/2014 alle 15:59

...E' vero......; un abbraccio, rom.

il 06/11/2014 alle 18:26

grazie rom

il 06/11/2014 alle 19:26

Molto doloroso il tuo scritto. Anche in una visione cristiana, immaginati quella laica, un valore inalienabile dell'uomo è proprio la libertà, una libertà che è conquista, cammino, rispetto, volontà. La vita è un dono grande e voglio citare un passaggio di una posia di un mio caro amico sul gesto di Brittany Maynard " ...Resta interdetta la ragione, di fronte all'invisibile Mistero, ma di fronte alla scelta della morte meglio il silenzio o l'antico detto " parce sepulto" che il ciarlare umano su un mondo che sfugge ai nostri sensi". Un saluto Giovanna

il 06/11/2014 alle 19:56

Versi assai densi e perentori questi tuoi, Astio, destinati a spartire le coscienze, e per questo coraggiosi, di una verità laica e difficilmente confutabile. sergio

il 07/11/2014 alle 06:32

Forse e dico forse perché in noi alberga il dubbio l'unico modo per vivere è ravvivare il giorno anche in mezzo al niente e fare di ogni ostacolo un appoggio per poter scrivere anche del non che ci può essere .buona giornata da cate

il 07/11/2014 alle 07:23

Grazie a Giovanna,Sergio e cate per aver letto e commentato questo scritto.

il 07/11/2014 alle 07:54