PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 27/10/2014

ti aspettavo, estranea mortale,
in Paradiso,in un’aurea di amore,
armonia, serenità.
tu sei arrivato,
immediato l’abbraccio
nella gioia dell’incontro insperato,
nella percezione materiale
di un corpo dalla consistenza umana.
abbiamo camminato insieme
come facevamo
quando eri ancora sulla Terra,
a passi leggeri, lenti e sicuri.
poi il doloroso, necessario distacco.
ti ho visto di nuovo su quella
terrazza sul cielo,
eri bello nella tua ritrovata gioventù,
con il profumo di beatitudine che parla di Dio.
ti ho salutato agitando la mano.
mi hai salutato, consci
di un dono speciale venuto dal cielo.
la magia del sogno ha reso
più leggero il mio camminare nella vita.
  • Attualmente 3.5/5 meriti.
3,5/5 meriti (2 voti)

Come se fosse vero! Bravissima! Sir Morris

il 27/10/2014 alle 09:55

Grazie ai sogni riviviamo momenti unici dispersi nel tempo. Commovente il tuo scritto. Bravissima. Ioria

il 27/10/2014 alle 12:43

Ciò che s'imprime nella mente è il piacere di rinnovare il legame che univa un tempo ed è sempre più saldo dopo. Tu, estranea mortale, hai conseguito un premio. Complimenti.

il 27/10/2014 alle 15:13

Grazie a tutti delle vostre splendide parole! Un caro saluto Giovanna

il 28/10/2014 alle 00:32