Si origina così, mentre appoggi
una foto in camera, e sussulti
spannando i vetri di un autunno
indolente.
In fondo sei solo un bambino,
pensi; e credi nelle armonie, nei
tamburi smossi per gioco, in tutte
le stravaganze delle parole strette
sui fiati.
Ma un pizzico dietro un tendone
stona per sempre la tua melodia;
che aria è?
E' forse un'arpa abbassata, che funge
da litania, che s'arcua nel mezzo del
cuore, e ne contagia i suoni, battendo
un solo tempo?
Il mondo balla il foxtrot, e tu cresci,
ma non ti angusti per quel giro di viole,
né per il ritmo squassato delle grancasse
urbane; ripensi al volto striato
dietro la tenda, al brivido del
flauto soppresso a mezza voce.