La solitudine delle stelle
illumina leggera la finestra
attaccata al pavimento
dal riflesso in controluce.
conto i passi nella stanza
sulle note di Eddie Vedder
tralasciando ogni pensiero
che non porti il nome tuo.
anche il vaso al davanzale
sembra dire “Non lasciare
che io cada nella strada della notte”
dove i sogni sono spenti
da tramonti senza sole.
sopra il tavolo tre fogli
di parole appese al cielo
sono l’eco senza suono
di un amore mai finito,
che non smette di volare
sopra anime lontane,
avvolgendo quelle stelle
solitarie nello spazio
che s’abbracciano serene
al cospetto della luna.