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Pubblicata il 21/10/2014
Era steso sul letto ma perso fra quell'inquietudine che lo tormentava, lo azzannava, lo mangiava dall'interno, beh...non poteva far altro che alzarsi...
sentiva solo il bisogno di togliere il dono della vita e non importava a chi o a cosa, forse anche a se stesso...
sapeva che era li solo per un qualche banale e futile motivo, ma che poteva farci se non disegnare e buttare giù tutta la sua rabbia e oppressione.
sapeva che quell'odio gli scivolava addosso ma qualche frammento gli entrava comunque dentro...
la Bic scorreva gravemente sul foglio ruvido, un tratto deciso, graffiante, occhi iniettati di puro dolore e sorriso beffardo, la mano pareva prendergli fuoco, inchiostro ardente...stava per tornare, si...
era tornato a prenderlo con se, portarlo via, con lui...
lui, solo come sempre...

la stanza allora era vuota, il vento tiepido di un autunno ancora ben definito faceva muovere leggermente le tende, il mezzo volto era finito, li sulla scrivania...in attesa del suo ritorno...ancora e ancora.
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Una buona scrittura.. scorrevole e gradevole! Sir

il 21/10/2014 alle 13:21