Volto d'ombra...come la nostra anima ha sempre un angolo dove risulta un poco difficile guardare,Andrea che sempre sai conquistarmi ti abbraccio come una nonna abbraccia il nipote più' aro marinella
Andrea India a detto tutto ,la luna e' come l'anima ed e' difficile illuminare una parte di essa oppure si ha paura , ma tu fatti aiutare dal tuo corvo che e' migliore di molti esseri umani. un salutone
ricambio l'affettusoso abbraccio e ti ringrazio anche per aver scorto quel viso segreto...alla fine il sole è riuscito a illuminare pure lì, un poco...grazie ti abbraccio marinella cara, andrea
grazie delle tue partecipate parole caro paolo...era un mese di ambivalenze, adesso siamo ad ottobre e nella nebbia nuove luci...un abbraccione, andrea
grazie giovanna...perdona la tristezza, pure lei vuole vivere alle volte...un carissimo saluto, andrea^^
La solitudine che descrivi fa parte dell essere umano, conosco e capisco la sensazione, la solitudine è la più infida nemica di ognuno di noi. Ti sei avvicinato molto al mio essere. Mi inchino al tuo scritto. I miei complimenti. Ioria
la solitudine, che ci venga imposta, che la ricerchiomo noi, che creiamo, rimane una nemica che spesso, troppo spesso ci accompagna per le vie della vita...le tue parole mi onorano ma non merito così tanto...anche nekl tuo scrivere ravviso la stessa sensazione ed è ciò che mi permette la maggiore immedesimazione...grazie, un caro saluto a te Ioria, andrea
Caro amico, la tua poesia mi ha commosso dal profondo del cuore. La ricca sensibilità dell'anima ruota su due immagini, in cui si specchia il tuo procedere esistenziale, che è anche il mio: la luna e l'aquilone. Quest'ultimo è proprio l'antitesi della luna, in quanto rappresenta il desiderio di uscire dal destino di se stessi, rappresentato dalla solitudine, per innalzarsi lontano al di là delle nubi della coscienza razionale. Quante volte ho gridato anch'ìo alla luna, come un novello Leopard del famoso "Canto", trovando solo i pallore del vuoto e dell'irrisolto. E allora dobbiamo proprio abbandonare l'aquilone? Non si sa mai... E poi forse dovrei essere io, non più in verde età, a dire addio ai sogni e non tu, che sei così giovane.... Che dire, Andrea, nelle tue poesie mi ritrovo nel profondo. Bravissimo e grazie di avermi donato momenti unici! Un abbraccio
Da secoli, la luna ha sempre ispirato sentimenti rivolti alla malinconia, e la solitudine è certamente uno di questi. Nella tua poesia però oltre alla malinconia c'è anche tanta dolcezza e questo la rende facilmente assimilabile dall'animo di chi la legge. Molto bella, sei bravissimo !
Hai cantato del mio astro in modo così coinvolgente ed emozionante da ritrovarmi protagonista di pensieri e sensazioni condivise. Come ben scrive Cassiopea, la tua dolcezza traspare ad ogni verso. Bravissimo amico mio carissimo. Un forte abbraccio,patty
Caro Andrea, il tuo paragonare la luna alla solitudine potrebbe rende l'astro d'argento sterile compagnia, come spesso noi umani, interpretiamo il significato di solitudine. Dovremmo concepire invece la nostra solitudine senza malinconici significati, eleggerla compagna del nostro peregrinare non in quanto soli, perché comunque ognuno di noi è necessariamente ed individualmente solo, ma compagna di riflessione intima e privata, purtroppo non condivisibile ma comunque supporto del nostro pensiero ultraterreno. Considera la mia divagazione accettazione di pensiero, se non condivisibile, ma almeno solidale. Un carissimo saluto, Giulia
Andrea caro...mi ha commosso questa tua. Questi versi hanno l'anima dentro e un volto, quello splendido e malinconico della luna. E si sente l'alito della poesia-luna, quasi una madre che si rivolge al proprio figlio con tono veritiero e rassicurante. Così mi è giunta caro Andrea. Un forte abbraccio Anna
sai caro ignazio non ho mai pensato all'aquilone come evasione, alemno non nel mio scrivere quanto piuttosto a quel lato felice e percui libero che cerchiamo di guidare contro le tempeste non comprendendo che spesso le tempeste lo guidano ben oltre e ben altrove...ma capisco le tue parole e sento che hai compreso ciò che intendevo dire con questa poesia...in ogni cas qualunque simbolo vi si associ credo che non vada abbandonato l'aquilone...non intendo dire addio ai sogni, tanti ne ho fatti ancora ne faccio, e ancora ne farò spero, è una presa di coscienza la mia però, alle volte ha il tono della rinuncia ma rinuncia non è, vero è che non amo i sognatori, ma solo quelli che attribuiscono ai sogni molto più di quanto essi siano...la luna, la luna è una presenza che confessa e a cui confessare, è madre e sorella, la solitudine è la nostra lei la rende solo per quello che è ed è per questo che troviamo, alle volte il modo di superarla...ti abbraccio caro amico mio, andrea^^ e grazie
ti ringrazio cassiopea, non amo i fatalismi oscuri, pure il fato ha i suoi ori...la luna ispira la malinconia che abbiamo dentro, ma anche il romanticismo, la gioia, e tutto quel che l'essere umano è...grazie infinite, andrea
grazie cara amica mia, e perdona la mia lontananza latitanza...ti abbraccio patty, andrea
in effetti è questo che bisogna fare cara giulia, qui non volevo imputare alla luna la solitudine, quanto piuttosto qualcuno, una presenza che guida nella solitudine che viviamo, lei ci rocorda quello che è stato, come forse possiamo risollevarci, un dialogo interiore, mentale, che l'esigenza poetica innalza a confronto con mistiche presenze, tra in fondo risiede il nostro io...la luna è bianca, ma la vera luna è nera, ecco l'altro volto, vive la duplicità quella che la fa speranza e riveltarice di sconfitta, mai sua, sempre e solo nostra...grazie delle tue parole che ho apprezzato particolarmente, andrea
grazie della comprensione e della partecipazione cara anna, un abbraccio, andrea
possente nella sua melanconia, entra dentro a leggerla, brividi. Splendida nella sua struttura "ombrosa".
Opportuna questa visione, stasera. Nulla da aggiungere. Emozione allo stato puro. Bravissimo, Andrea.
Canto alla luna d’Oriente, un diadema pone d’ argento liquido sul capo dei minareti flauti silenziosi nella mia mano a lei che gira caleidoscopi di gridi e bagliori supremi dal cielo, a lei m’inchino, da sempre va illuminando di fragilità il mio cammino. la tua bellissima luna è anche la mia luna, amica-nemica di sempre, a te, amico il mio grazie con questo piccolo pensiero un grandissimo abbraccio LL
E tu mia cara lady...più speciale di così...non ho più parole, ti abbraccio, andrea