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Pubblicata il 28/09/2014
Tigli

stamani vendo qui sono passato in un viale,
era di tigli
ed è questo il momento in cui spandono
il loro sorprendente profumo esperideo
d'essenza officinale che frastorna e avvolge.
in fila nei viali,
che paiono uguali per il resto dell’anno
senz’anima, schivi
nè alti, le foglie trascurabili,
ed i frutti
perché se ci sono i fiori ci devono essere i frutti
non ricordo nemmeno di averli visti,
forse delle bacche, verdi,dure, forse no,
non lo so, trascurabili anche quelli,
ma il profumo no,
quello è unico e lo riconosco tra tutti.
un effluvio che scandaglia la memoria....

fu uno squillo, parcheggiai ai bordi di un viale
l’auricolare ficcato nel cuore,
eri tu dall’altra parte, di quella assenza, lontana
è strano come a volte le cose si compiano
quando tutto si frappone
fui rapito dal suono della tua voce
e rinunciai a difendermi
mi lasciavo andare all’osceno deliquio dei sensi
stordito, e quella aulente essenza voluttuosa
mi inebriava stupefacente
irruvidendo una rovente prepotenza maschile
quanto distante tu da quelle parole
ed io alla deriva di quei sensi senza eco
di una passione selvatica,
come del tiglio, effluvio di stami ermafroditi
e di leziosi pistilli intrisi e lascivi..

non è di relitti di un tempo che ti stò dicendo ,
ma di un sentire di quando la ragione
e soggiogata dal lato brado dell'anima,
e da allora dal quel profumo del tiglio.

grazie a Rustico per avermi spinto a dare luce a questi versi, di un ieri non so quanto distante...
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Molto bella, Sergio; sembra un gabbiano.. sospinto dal vento.. che si culla in aria leggiadro e speranzoso.

il 28/09/2014 alle 08:51

Al di là dell'ispirazione, c'è uno studio lessicale perfetto, ogni parola è giusta nel posto giusto e questo fa si che quell' essenza persistente diventa la colonna sonora di sensazioni e pensieri che emozionando danno vita a immagini nitide. Complimenti di cuore, patty

il 29/09/2014 alle 17:02

Caro Sergio la casa nasconde ma non ruba , e' cosi' che poi riaffiorano ricordi ormai sopiti ,ma tu sei piu' grande perche' sei un Encicplodia di te stesso, un salutone

il 29/09/2014 alle 17:16

io alla deriva di quei sensi senza eco di una passione selvatica, come del tiglio, effluvio di stami ermafroditi e di leziosi pistilli intrisi e lascivi.. Lirica dal grande potere evocativo e particolare e forte afflsato poetico.. decisamente bravo! complimenti ggc( rusticus) ................. p-s. grazie per la citazione

il 30/09/2014 alle 08:31

Messere, sono le ali di un ricordo irrinunciabile quelle che librano i versi....e naturalmente una lettura partecipe...grazie. Sergio

il 02/10/2014 alle 13:42

Gail, offirsi inerme alla passione, è l'unico modo che io conosca che permette di assaporarla appeno.. e poi riviverla con altrettanto impeto... GRazie per la lettura e grazie anche a Rustico che ne è l'inconsapevole artefice. Sergio

il 02/10/2014 alle 13:44

Patty, quei versi sono stati scritti ed elaborati per diverso tempo, come accade a quello che c'e' dentro il cassetto di chi i versi li scrive ma non se la sente di privasi di tutti, ma quando sente che è il loro momento non c'è verso che quei versi continuino a dormire al buio, Ti tingrazo per la tua nota in calce, che quei versi impreziosisce . Sergio

il 02/10/2014 alle 13:49

Paolo la casa, se è di PH che alludi, è la lama che recide il cordone ombelicale tra lo scrittore e la sua opera, è la soglia oltrepassata la quale i versi non hanno più un solo padrone, ma diventano patrimonio di coloro i quali li vogliono condividere. GRazie come sempre per le tue parole, Sergio

il 02/10/2014 alle 13:53

Ti ringrazio ancora Rusticus, è a cagione del tuo Tiglio che questo mio sì è deciso a lasciarmi, a suggello di sensi che trovarono la via della penna diverso tempo fa, ed a cui sono tornato con la mente con il ricordo e con la voglia di narrare....sergio

il 02/10/2014 alle 13:57

Un elaborato particolare, quasi una lettera di riscontro a una telefonata. Un rimembrar che nuoce, che ”lascia andare all’osceno”, che scatena l’eco di una passione selvatica. Un sussulto di versi mitigati dalle virtù terapeutiche di un viale di tigli!

il 03/10/2014 alle 17:58

Cosimo, io scrivo quasi tutti i giorni, ma le parole prendono le strade piùdosparate, alcune non superano la pagina, altre divengono lettere altre ancora appunti ed infine ne ripongo alcune nel tino dei miei versi, che prima di prendere la via della barrique devono sedimentare e ribollire parecchio...scherzo naturalmente, ma è vero che è un pò che non pubblico.. hai detto bene, le parole devono essere il cauterio di una qualche ferita per essere alfine pubblicate...grazie delle tue parole come sempre apprezzate. sergio

il 03/10/2014 alle 18:05

Ugo, diverse percezioni hanno in noi un potere evocativo, e la loro efficacia si misura nella potenza di quel deja-vu, l'effluvio del tiglio lo è per me , e questi versi ne sono per me il suggello. Grazie, sergio

il 03/10/2014 alle 18:29

Apprezzata per la profondità, l'originalità e il linguaggio. Versi che scaturriscono da un attento e scrupoloso sguardo interiore. Fabio.

il 04/10/2014 alle 14:44

Scrivere,caro Sergio, lenisce l'animo o lo disorienta nel dare una svolta ai pensieri che sono come sentimenti scarmigliati e arruffati in cerca di una definizione dell'amore che gravita dentro ed esplode con quel gusto selvatico della tua passione. Realtà e poesia in un felice connubio. Buona giornata.

il 07/10/2014 alle 10:37

Fabio, ti ringrazio per la lettura e per averne colto aspetti particolari, sergio

il 09/10/2014 alle 05:56

Decio, realtà e ricordo di un ricordo in questi versi, che richiamano ad altri tigli di cui scrissi diverso tempo fà con un unico denominatore il profumo avvolgene ed esperideo quasi fosse della polpa di un frutto succulento e carnoso. I sensi inselvatichiti poi, fa quel richiamo odoroso, quasi fossereo ferormoni..fanno il resto. sergio

il 09/10/2014 alle 06:02

ne sento l'odore ne percepisco l'essenza, bella bella

il 26/10/2014 alle 06:56

Grazie per le tue parole Tatosam, a rileggerci, sergio

il 28/10/2014 alle 05:50

Caro Sergio, ho molto apprezzato questa tua ode ai tigli e della sua essenza forte che propaga. associato ad un'immagine legata al tuo amore passato- Gradita! Dora

il 10/11/2014 alle 15:41

sei sempre molto gentile a soffermarti sui miei versi, grazie, Dora. Sergio

il 12/11/2014 alle 06:01