Ma' allora sei un abile vinaio ,invecchi le cose per renderle piu' belle , mi raccomando separa sempre reale e virtuale altrimenti stacco la spina , un salutone eeeeeeeeee sempre in gamba
a volte ciò che più aneliamo è ciò che più caparbiamente dichiariamo di non volere. Molto bella
L’autore vorrebbe camuffare il suo cruccio, confonderlo tra realtà e ipotetico; tratta l’argomento con eloquente retorica e cerca di capacitarsi e convincere anche il lettore, ma sussiste quel non ci sarò domattina accanto a te”, che più di un canto di ricordi sembra un lamento. Bravo.
.....E' vero, quel "non ci sarò accanto a te" è velato di cupa malinconia.....Sarà stato un errore?....nemmeno i posteri riusciranno a dare l 'ardua sentenza....; un abbraccio, rom.
GPaolocci, non sono ne abile ne vinaio, e aggiungo purtroppo...la linea di demarcazione tra reale e virtuale, se si è sinceri con se stessi e con gli altri, non è un limite ma un incentivo alla conoscenza ed al rapporto umano. GRazie, sergio
Gail, in effetti questi versi sono ststi da sempre rinchiusi in un cassetto, ma la loro eco, per me è stata una costante presenza. Dici che sono trisiti, può essere, ogni lettura conferisce loro significati che sono propri degli occhi che li scorrono. Per me non lo sono, sono il tentare di fissare un momento che dura. Come ho detto leggendoli per l'ennesima volta mi è parso che si sia compiuto il tempo e che meritassero di vivere per quello che dicono, che sono. Grazie sergio
Ugo, il non esserci domattina, è una presa di coscienza che riconduce ad una realtà quanto mai terrosa e conspevole per anime che in tutto il virtuale tragitto di quei sentimenti arditi, hanno riscoperto una ulteriore declinazione di parole come sentimenti, passione, e perchè no, fedeltà, e dato loro significati completamente nuovi e inusitati, prima. Grazie Ugo, Sergio
Elaine, a volte cerchiamo, ma non sappiamo più perchè e cosa, l'unica consapevolezza è che i confini che ci vengono imposti non paiono consoni al paio d'ali che ci siamo accorti avere. E' per questo che a parer mio, qualsiasi risultato di quella ricerca illumina con nuova coscienza la realtà di partenza. GRazie sergio
Rom. quel non esserci è la presa di coscienza che dopo che si sono lasciati liberi i sentimenti di intraprendere ardite traiettorie di volo, questi atterrano, a lato di una linea rossa, stà poi ai piloti di quei sentimenti accettarla come limite o avere il coraggio di andarvi oltre..Grazie sergio
la sottile linea rossa...sai Sergio alla prima lettura ero confuso, cioè è un testo di rimpianto, una presa di coscienza, una confessione, altro??? Nel rileggere e nel leggere i commenti mi è parsa più chiara, il dubbio si generava dal titolo e dalle strofe e dall'incursione, quasi straniante dell'ultima strofa...invece ler prime paiono essere, sono il rpofndo, il logos ela logica che vogliamo trovare a supporto o a semplice conferma della fine...le parole, le chiacchiere è qualcosa che costruiamo spesso per chiarire e che finiscono per ingarbugliare...il testo può apparire triste, invece è liberatorio, è forza, forse anche per questo ha atteso a lungo a voler essere messo al mondo...una cosa che intercorre nei tuoi testi è questo tema del virtuale, vorrei capire il senso che dai al virtuale...magari sono tutte supposizioni le mie, banali considerazioni, intanto il tuo testo mi è piaciuto...un abbraccio, andrea^^
Forse Andrea non hai colto che chiacchere è la traduzione maccheronica di Chat, e che questi versi sono nati intorno a questo luogo non luogo in cui si annidano, (forse sarebbe meglio dire annidavano, perché ora coi social forum, l'alchimia delle Chat di un tempo non esiste più,) microcosmi di persone rapporti emozioni aspettative che i soloni di turno avevano bollato come fittizie irreali, patologiche al limite della mania compulsiva, lascio ed al lettore la percezione di come e quanto le Chat abbiano segnato una nuova dimensione dei apporti interpersonali di cui questi versi tentano di essere testimoni. grazie per le tue parole, sergio
Grazie Chiara per avermi ricondotto a questi versi a cui sono legato da un sottile filo rosso, che certo è nato allora, che è continuato imperterrito nel tempo fino ad arrivare ad oggi, ed oltre se dopo l'oltre v'è ancora poesia..