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Pubblicata il 24/09/2014
Ancora non ho l'aurora impigliata sopra ogni tempia
né il suono della notte infuso tra le ciglia
ho
tutto intero il tempo del nulla
che ci lega e ci trastulla ma probabilmente
rimanda ciascuna morte ai propri gelidi piedi
a corteggiare
ruffiana cortigiana, il mattino

lui
quello che amai
in un campo di neve azzurra chiuse gli occhi
di nuvole ed ali senza ritorno
lui
quello che mi amò
rubò la primavera nel suono di una sirena
a lutto sul mare
feroce di morti di luna e di farfalle chiare.
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la seconda parte è qualcosa che rimane dentro e vibra echeggia parte e ritorna, rimbomba, come la più dolce crudele e vera parola d'amore...complimenti...bravissima, luna, andrea

il 24/09/2014 alle 16:48

e'tutta bella questa tua,ma la seconda parte e' quella che piu' mi ha emozionato marinella

il 24/09/2014 alle 17:49

Visione eccelsa nella prima parte del componimento che mammano raggiunge comunque il mero obiettivo causale! Sir

il 24/09/2014 alle 18:57

come sempre le tue poesie sono un'esperienza estetica ed emotiva. un abbraccio

il 25/09/2014 alle 08:34

brava!! :-)

il 25/09/2014 alle 18:04